In una sala stampa dello Juventus Stadium gremita come pochi appuntamenti calcistici e sportivi, alle 15 in punto di oggi 16 luglio 2014 è stato presentato il nuovo allenatore della Juventus per la stagione 2014-2015: Massimiliano Allegri. Ad intervenire per primo è stato Beppe Marotta, direttore generale della società bianconera che ha voluto ricordare i tre anni di Antonio Conte sulla panchina della Juventus definiti vincenti con i tre scudetti di fila conquistati. Ma il nuovo è Allegri che, emozionato prende la parola davanti ai giornalisti.

"Ben ritrovati, da oggi torniamo a lavorare insieme (riferito ai giornalisti, n.d.r.

). Per me è un onore, è stato un fulmine a ciel sereno ieri quando sono stato chiamato ad allenare la Juventus. Sono felice, so dell'importanza di lavorare su questa panchina. Da domani inizierò a lavorare su questa panchina in attesa dei giocatori che torneranno dal mondiale di calcio. La Juventus ha storia, ha tradizione e sta costruendo presente e futuro. E' una squadra che ha vinto negli ultimi tre anni, io ero allenatore del Milan nel duello scudetto del primo scudetto della Juventus di Conte ed è stato entusiasmante.

Innanzitutto mi ritengo fortunato perché negli ultimi cinque campionati mi è capitato di allenare il Milan ed ora la Juventus. Sono un po' emozionato ed arrugginito perché sono sei mesi che non alleno, ma per me è uno stimolo importante per continuare a vincere."

Come reputa lo scetticismo dei tifosi della Juventus nei suoi confronti?

"Capisco lo scetticismo perché in un giorno è cambiato l'allenatore. Come conquistarli? Con il lavoro, con il rispetto e la professionalità. Ho fatto quattro anni di Milan e quindi credo di essere in grado di continuare la striscia vincente della Juventus e di migliorarla".

Quali possono essere le difficoltà tecniche di una squadra che ha dominato in Italia?

Può arrivare in fondo alla Champions League?

"La squadra ha fatto qualcosa di straordinario quest'anno in Italia, sicuramente deve migliorare in Champions League e, proprio per questo, la società sta facendo degli sforzi per migliorarla soprattutto in Europa".

Come sarà il suo rapporto con Andrea Pirlo? L'ha sentito?

"Con Andrea Pirlo ho un ottimo rapporto, non ci siamo sentiti perché sono allenatore della Juve da poche ore.

È andato via dal Milan perché ebbe degli infortuni e la nostra fu una scelta. Ma qui alla Juve ha ripreso alla grande ed ora, fortunatamente, me lo ritrovo alla Juve".

Evra le farebbe comodo? Che tipo di Juventus hai in mente?

"Evra è un giocatore che non si discute, ha fatto grandissime cose al Manchester United. Sono appena arrivato alla Juventus, conosco la Juventus perché conosco i giocatori. Non stravolgerò i giochi ma continuerò ad utilizzare i giocatore in base alle loro caratteristiche. Il sistema di gioco funziona e apporterò solo piccoli accorgimenti".

Sul futuro di Arturo Vidal, risponde Marotta che assicura che il cileno resterà alla Juventus, nonostante alcune offerte ricevute. Il giocatore vuole rimanere alla Juventus e questa volontà coincide con quella della Juventus che vuole tenerlo.