Massimiliano Allegri è il nuovo allenatore della Juventus: l'ex Milan ha firmato un contratto biennale e percepirà circa 2,5 milioni di euro a stagione. Il 47enne livornese, ex centrocampista di Napoli e Cagliari (tra le altre), ha iniziato la sua carriera da allenatore all'Aglianese, ma la svolta è la promozione in Serie B raggiunta con il Sassuolo: la chiamata del Cagliari e una panchina di Serie A sono una grande opportunità a poco più di quarant'anni e Allegri la sfrutta bene, tanto da essere in seguito assunto dal Milan e vincere uno scudetto con i rossoneri prima dell'esonero a inizio 2014.
La conferenza stampa all'interno dello Juventus Stadium inizia con le parole di Marotta: "Si chiude la grande esperienza di Antonio Conte alla Juventus, forte motivatore con grandi valori. Gli auguruiamo il meglio". L'amministrato delegato della Juventus prosegue: "Il calcio viaggia a una velocità straordinaria, la Juve è sempre stata protagonista: l'obiettivo è sempre quello di vincere, ce lo impone la storia" […] "Abbiamo dovuto agire con estrema velocità perchè la stagione è già iniziata e abbiamo individuato in Allegri il profilo più adatto per sostitutire un allenatore vincente come Antonio Conte. Allegri ha dimostrato di sapere vincere e raggiungere gli obiettivi: promozione con il Sassuolo, ottimi risultati con il Cagliari, Scudetto e Supercoppa con il Milan".
In seguito, arrivano le prime parole di Massimiliano Allegri: "Da oggi iniziamo a lavorare insieme. Per me è stato un fulmine a ciel sereno, ma è un onore allenare la Juventus. Conosco l'importanza di questo ruolo e da domani inizierò a lavorare insieme alla società e ai giocatori per vivere una stagione vincente, ho grandi stimoli".
Alla domanda sullo scetticismo dei tifosi per il suo passato milanista, Allegri risponde:"Capisco lo scetticismo: in un giorno è cambiato tutto. Come riconquistarli? Con il lavoro, con la professionalità, con il rispetto e con i risultati. I tifosi avranno modo di conoscermi".
Squadra da Champions? Allegri: "In Italia la squadra ha dominato, bisognerà migliorare in Champions League.
La società ha una strategia oculata di mercato per renderla più competitiva, oltre che in Italia, anche in Europa".
Arriva anche qualche chiarimento sul rapporto con Andrea Pirlo, che ha lasciato il Milan a parametro zero proprio durante l'esperienza di Allegri in rossonero: "Con Andrea ho un ottimo rapporto, non ci siamo ancora sentiti. E' stato ed è un campione: fino a quando è rimasto al Milan, ha trascorso stagioni indimenticabili e alla Juventus ha proseguito su questa strada. Fortunatamente lo ritrovo dopo 3 anni, dopo 3 sue grandi stagioni: non ci sono mai stati problemi con Pirlo, non ho mai messo in discussione le sue qualità".
Le prime considerazioni tattiche di Allegri: "Conosco i giocatori della Juventus: stravolgere la squadra sarebbe poco intelligente, porterò degli accorgimenti in base alle caratteristiche dei giocatori a disposizione".
L'ex allenatore di Sassuolo, Cagliari e Milan è consapevole di dover puntare allo Scudetto, con un occhio a migliorare le prestazioni bianconere in campo internazionale: "In Italia è normale che la Juventus parta come favorita, ci giocheremo il campionato fino alla fine. In Europa ci sono grandi club, che hanno fatturati completamente diversi, ma abbiamo il dovere di fare una grande Champions League, perchè la Juventus merita di stare tra le prime 8 d'Europa".
Allegri, infine, parla dei due acquisti in via di definizione da parte della Juventus: "Morata ha le potenzialità per diventare un campione, a livello tecnico non posso che dare un giudizio positivo. Evra è un giocatore di caratura internazionale, ha fatto grandi cose al Manchester United".