Lionel Messi, la pulce atomica, chiamatelo come volete. L'argentino catalano, l'uomo che non ha giocato per un solo minuto nel campionato della sua nazione a livello professionistico. Un legame col Barça partito da un tovagliolo. Un osservatore del Barcellona, Rexach, lo notò e vide che sprigionava qualcosa di pazzesco dai piedi. Il suo sinistro già allora era magico. Non avendo un pezzo di carta Rexach fece firmare al padre, immediatamente convocato al bar dall'inviato dei catalani, un contratto su un tovagliolo. Un legame partito da lontano, ma che al giorno d'oggi potrebbe anche sfaldarsi.

Leo ha voglia di vincere e se è vero che il Barcellona è sicuramente tra le squadre più forti della Liga spagnola, è anche vero che ha perso molto a livello internazionale, specialmente dopo l'avvento di Ancelotti al Real Madrid. Secondo "La Gazzetta dello Sport" è notizia di oggi che Leo potrebbe dire sì al Manchester City, società in grado di mettere sul piatto un'offerta allettante - si parla di ben 200 milioni di euro - al club catalano e uno stipendio di 20 - 25 milioni di euro al giocatore. Un enormità, ma se Messi tra sponsor e salario racimola "solo" 64,7 milioni, questo non ne fa lo sportivo più pagato al mondo. Secondo "Forbes" infatti sarebbe solo al quarto posto, preceduto da LeBron James, Cristiano Ronaldo e, primo in classifica, il pugile Mayweather che porterebbe a casa una discreta pagnotta, equivalente a 104 milioni di dollari.

Messi è legato alla maglia, ma è al Barcellona da quando ha tredici anni, e oggi ne ha ventisette. Ha vinto tutto, tranne il Mondiale. Ha una quantità di palloni d'oro da poterne regalare o farci giocare suo figlio Thiago. La carenza di nuovi stimoli, la lontananza da un maestro come Pep Guardiola che lo ha valorizzato al massimo, la morte del tiki-taka, il sistema di gioco basato sui passaggi continui che permetteva al Barça di arrivare in porta col pallone o quasi, lo hanno ridimensionato molto a livello internazionale.

Tecnicamente resta il migliore al mondo, ma la squadra, pur rimanendo tra le migliori d'Europa, non è più alla sua altezza, specialmente dopo il calo fisiologico di rendimento di due mostri come Xavi e Iniesta, a livelli stellari per quasi un lustro.

Oltre al City, anche PSG, avversario nel girone della Champions, e Bayern Monaco potrebbero garantire al campione argentino uno stipendio adeguato alla sua condizione di migliore al mondo, e la lotta a suon di milioni di euro (con probabile coinvolgimento della Adidas, sponsor dell'argentino) sarebbe feroce.

Certo è che Messi passerebbe dall'attuale stato di bandiera del Barcellona a quello di un calciatore che ha conosciuto più di una squadra in carriera. Il fascino che esercita ne sarebbe dimezzato, come tutti i calciatori che hanno cambiato maglia per soldi. Per ulteriori spiegazioni sull'argomento ed approfondimenti, citofonare Zlatan Ibrahimovic.