Il sogno di Filippo Inzaghi sulla panchina del Milan si statrasformando in un incubo, che potrebbe anche finire presto. La squadrarossonera, come noto, ieri ha perso per la seconda volta consecutiva in casacontro l’Atalanta per 0 a 1, dopo l’altra cocente sconfitta casalinga contro ilSassuolo per 1 a 2. Ora la squadra è scivolata all’ottavo posto con 26 punti,assieme ai cugini nerazzurri che pure non se la passano proprio bene e ilsorprendente Palermo. I punti che li separano dalla Champions sono 7, mentredall’Europa league 5. La vittoria-rivincita della settimana scorsa contro ilSassuolo sembrava aver riportato un po’ di entusiasmo, poi ieri la nuovadelusione.

Decisiva la doppia sfida con la Lazio 

Diventa dunque decisiva per l’ex bomber piacentino la doppiasfida in campionato e Coppa Italia contro la Lazio (sabato 24 e martedì 27gennaio), squadra pure reduce da una sconfitta casalinga con il Napoli e che èfunestata dall’infortunio di Anderson (già provato dalla pesante vicendadi cronaca che riguarda il padre) e da quello di Mauri (che però dovrebbe rientrare). Due giocatori cheerano in gran forma. Neppure l’arrivo di Cerci ha portato una ventata positiva.Stamane un breve vertice lo ha confermato, ma si parla ovviamente di panchinascricchiolante e si fanno alcuni nomi per la sua successione. Alcuni dei qualisarebbero clamorosi ritorni.

Gli storici ritorni

Tra le possibilità ci sono nomi davvero storici, che hannoscritto pagine leggendarie della storia rossonera.

Venerdì scorso, ad esempio,il Presidente Silvio Berlusconi si è presentato a Milanello con Arrigo Sacchi, peril quale si prevede un ritorno in società per un progetto legato al settoregiovanile; ma per molti l’ex tecnico della Nazionale e del grande Milan deglianni ’80 farebbe già da spin doctor per il giovane allenatore, per poieventualmente subentrargli.

Altro nome pesante e storico è quello di FabioCapello, da tempo in rotta con la Federazione russa, insoddisfatta delleprestazioni della Nazionale. Poi c’è Clarence Seedorf, che è ancora sottocontratto coi rossoneri fino a giugno 2016 per quasi 6 milioni di euro annui.

Ct azzurri

Ma tra i papabili c’è anche un altro ex ct della Nazionaleitaliana, Cesare Prandelli, la cui avventura col Galatasary è finita in malomodo con tanto di esonero e senza stipendio.

E pure l’attuale ct, AntonioConte, già polemico con l’ambiente azzurro e non entusiasta del clima trovato.

Spalletti e Tassotti

E chiudiamo con un altro tecnico italiano a spasso conun’avventura estera finita male: Luciano Spalletti. Il quale però è ancorasotto contratto (e che contratto) con i russi dello Zenit. Infine, ci sarebbela facile soluzione interna di Mauro Tassotti, da fine anni ’90 sempreallenatore in seconda del tecnico di turno e dunque dalla grande esperienza.