Luglio 2014 sarà ricordato dai tifosi bianconeri come il mese dell'addio semi silenzioso e quasi imbarazzante di Antonio Conte, allenatore che ha guidato la Juventus per tre stagioni. Ritrovatasi senza guida tecnica, la Vecchia Signora scelse di contattare Massimiliano Allegri, mister conforme al profilo di coach ricercato dai bianconeri: giovane, con esperienza, riservato. L'accoglienza della tifoseria bianconera non è certo stata delle migliori, colpa delle polemiche di tre stagioni prima tra l'allora Milan guidato dal toscano e la Juventus vincitrice dello scudetto.

Nonostante i presupposti alla base della "relazione" tra il tecnico livornese e i tifosi di Madama non fossero dei migliori, Massimiliano Allegri ha saputo vincere e convincere, mostrando una disarmante duttilità e una considerevole ampiezza di pensiero, mettendo da parte inutili manie di protagonismo e introducendo all'interno del sistema di gioco piccole novità (tattiche e tecniche) con estrema delicatezza e senza mai forzare la mano. Tra i successi personali dell'ex calciatore di Napoli, Pescara e Pistoiese emergono senza dubbio la rinascita di Claudio Marchisio, hitman silenzioso dal piede delicato che in questa stagione ha saputo reinventarsi regista arretrato "alla Pirlo", il lancio del sorprendente e sgusciante Roberto Pereyra, acquisto estivo arrivato dall'Udinese, la prolificità di Morata, una grande incognita made in Real Madrid e ripudiato dagli stessi blancos e, ovviamente, la maturazione a livello mondiale del talentino transalpino Paul Pogba.

Nessuna lamentela neppure sul gioco, che è apparso quasi sempre brillante e pragmatico, privo di leziosità e incisivo dal punto di vista realizzativo e del risultato.

Soddisfazioni in campionato, ma non solo, visto che la Juve, a pochi mesi dalla fine della stagione calcistica 2014/2015, si trova in corsa per tutte le competizionio: finalista in Coppa Italia e pronta per i quarti di finale di Champions League contro un Monaco che, diciamocela tutta, non è certo la corazzata invincibile capace di spaventare i campioni d'Italia in carica.

Insomma, sarà anche scontato da dire, ma i tifosi bianconeri non possono che essere...Allegri e puntare il dito contro i sostenitori che, con troppo anticipo, avevano già annunciato mesi e mesi di puro fallimento.