La vittoria degli Azzurrini è arrivata (si erano visti notevoli segni di miglioramento già dalla partita contro il Portogallo), un 3 a 1 secco che non ammette repliche e che, cosa più importante, è stato legittimato sul campo con una prestazione di sostanza e concretezza, ma non basta per accedere alle semifinali e prendersi il biglietto per le Olimpiadi di Rio 2016. Infatti nell'altra partita conclusiva del girone Portogallo e Svezia hanno pareggiato 1 a 1, finendo rispettivamente con 5 e 4 punti in classifica, 4 che sono anche i punti dell'Italia (Inghilterra 3) che però viene eliminata in virtù dello scontro diretto con la Svezia, dove uscì sconfitta nonostante fosse con un uomo in più sul risultato di 1 a 0.

E adesso il rammarico è ancora più grande.

La partita

Gli Inglesi in avvio partono meglio, forse per un po' di timore dei nostri dopo le non fortunate prestazioni precedenti, ed hanno un paio di occasioni con Kane ed Ings, brava comunque la retroguardia a sventare. Sull'altro fronte invece alla prima vera azione offensiva l'Italia passa. Palla tra i piedi di Berardi (oggi si deciderà il suo futuro) che alza la testa e vede Belotti appostato in area, lancio millimetrico e Belotti insacca in acrobazia. Passano due minuti e l'Italia raddoppia. Approfittando dello sbandamento degli Inglesi Crisetig semina il panico ed imbecca in area Benassi che chiude con palla all'angolino. Questa volta la reazione Inglese non si fa attendere ma è molto attento Bardi a blindare la sua porta ed a portare la squadra al riposo in vantaggio 2 a 0.

Nella ripresa i ritmi sono più blandi, al 72' arriva quasi per caso la doppietta di Benassi, che realizza di testa gli sviluppi di una rimessa laterale. Partita di fatto conclusa. Nel recupero c'è il gol della bandiera di Redmond, che con un terra-aria dal limite fissa il risultato sul 3 a 1 per l'Italia. Qui le pagelle.

Dichiarazioni post eliminazione

Il personaggio sulla graticola è ovviamente mister Di Biagio, che si presenta per primo ai microfoni: "Uscire così fa male, ero convinto che vincendo saremmo passati", molta amarezza sul suo volto, poi prosegue "Andare a Rio era un'occasione più unica che rara, era alla nostra portata".

Poi prosegue facendo un bilancio del suo biennio: "I ragazzi sono cresciuti molto in questi due anni, c'era la possibilità di vincere la competizione. Non sono contento." Mister Di Biagio ha il contratto in scadenza con la federazione, ma alla luce anche degli ultimi risultati una sua conferma appare quantomeno incerta.

Il punto

Siamo convinti anche noi come Di Biagio che questa Italia avrebbe potuto e dovuto fare di più. Ciononostante la manifestazione ha dimostrato che nelle fila azzurre ci sono giovani di talento che hanno il futuro dalla loro e che potranno dare a breve una mano anche in Nazionale maggiore. Pensiamo a Cataldi, già affermatosi nella Lazio, a Berardi, cannoniere e titolare indiscusso al Sassuolo, Zappacosta dell'Atalanta, Benassi del Torino, Rugani, neoacquisto della Juve, lo stesso Sturaro (espulso contro la Svezia) della Juve e i vari Romagnoli, Viviani e Biraghi. Insomma che questo sia un punto di partenza.