Dopo mesi di offerte e cifre, il tormentone Paul Pogba sembra aver preso la sua strada definitiva con destinazione Barcellona. Gli spagnoli seguono da tempo il giocatore transalpino con cui hanno avuto anche dei contatti diretti e, dopo aver effettuato dei sondaggi e svelato l'offerta richiesta dalla Juve per il talento francese, hanno deciso di dare l'affondo finale.

Fissato l'incontro con la Juve

Non è un mistero che sul centrocampista della Juve ci siano molti top club europei come PSG, Manchester City, Real Madrid e Chelsea, ma queste società, fino ad oggi, si sono limitate a dei colloqui formali con società ed entourage del giocatore.

Il Barcellona ha così deciso di bruciare tutti e di cercare di acquistare Pogba proprio durante il periodo di elezioni. Dopo le dimissioni di Rosell per il caso Neymar, all'interno del club si è aperta una vera e propria campagna elettorale e fra i papabili alla presidenza c'è anche Joan Laporta, già numero uno del club spagnolo dal 2003 al 2010: "Pogba è un giocatore che ci piace moltissimo. Ho parlato con lui e mi ha confessato che non vede l'ora di giocare in squadra con Messi. Inoltre con Mino Raiola io ho degli ottimi rapporti come testimonia l'affare Ibra-Maxwell nel 2009." Nella giornata di mercoledì, Arriedo Braida è atteso in Italia dove avrà un incontro con i dirigenti della Juve e nel quale presenterà un'offerta ufficiale di 80-90 milioni di euro.

La chiave è il blocco del mercato

Il club spagnolo, nonostante il blocco del mercato fino a gennaio 2016, è nettamente in vantaggio sulle altre pretendenti di Paul Pogba. E proprio il blocco del mercato, sanzione che non permette al Barcellona di tesserare nuovi giocatori fino al prossimo mercato invernale, pare essere propria la chiave del successo dei blaugrana nell'affare Pogba.

Infatti, in questo modo la Juve avrebbe dei notevoli vantaggi non solo dal punto di vista economico. Il primo è che Pogba rimarrebbe almeno altri sei mesi a Torino e questo permetterebbe ad Allegri di iniziare la nuova stagione contando sul talento francese. Il secondo, e forse quello più importante, è che la Juventus renderebbe ufficiale la cessione del francese solo a gennaio/giugno 2016.

Così facendo, Marotta e Paratici potrebbero investire i soldi della futura cessione già in questa sessione di mercato estivo ed evitare che le altre squadre gonfino i prezzi dei proprio giocatori, situazione già accaduta al Napoli due estati fa dopo la cessione di Cavani.