Questa sera, a partire dalle 21 e in chiarosu Rai 2, scende in campo la Sampdoria nel terzo turno di qualificazione di Europa League. All'Olimpico di Torino (il Marassi è inagibile causa rifacimento del manto erboso) la squadra di Walter Zenga ospiterà il Vojvodina, formazione serba che rievoca alla mente dolci ricordi per il popolo doriano.

Nel nome di Vujadin Boskov

A Begec, nella provincia di Vojvodina appunto, nel lontano 1931, nasceva Vujadin Boskov, l'uomo che ha segnato l'epopea straordinaria della Samp scudettata e vicecampione d'Europa dei primi anni novanta.

Proprio Zenga ha voluto soffermarsi sulla singolarità di questo accoppiamento: "È stato un sorteggio pilotato dal destino", per poi proseguire parlando dei ricordi della sua avventura in terra serba, dove "ho avuto la fortuna di allenare una grande squadra (la Stella Rossa) e di conoscere della gente meravigliosa. Infatti, ho trascorso un anno a Belgrado e questa esperienza per me ha rappresentato anche una scuola di vita". Dopo queste parole al miele il tecnico si è concentrato suipropri avversari: "Nessun segreto: li conosciamo, li abbiamo visti, come loro hanno visto noi e conoscono noi. Siamo pronti e abbiamo la massima convinzione di giocare un'ottima partita, liberi di mente, senza assilli e con grande serenità.

Situazione infortuni e vecchia nuova Samp

Quella di stasera sarà l'occasione per vedere all'opera le peculiarità della nuova Sampdoria: Zenga dovrà fare a meno dell'infortunato di lungo corso De Silvestri, fermo dallo scorso 12 giugno quando, nella sfida dell'Italia contro laCroazia, ha riportato una grave lesione al ginocchio destro.

Oltre a lui non sarà della partita anche il neo acquisto Moisander, difensore centrale finlandese proveniente dall'Ajax, che sta combattendo con una serie a non finire di guai muscolari. Dovrebbe, comunque, ripartire da una certezza la nuova stagione: il modulo. L'allenatore sembra intenzionato a confermare il 4-3-1-2 che ha fatto le fortune di Sinisa Mihajlovic.

Ecco, allora,Viviano nelle vesti di nr. 1; linea a quattro formata da Cassani, Silvestre, Regini (che torna al centro dopo un anno da terzino sinistro) e Zukanovic; centrocampo composto con ogni probabilità daKrsticic, Barreto e Fernando, sul cui rendimento c'è molta curiosità data la cifra importante sborsata per averlo (8 mln di euro); infine, Soriano a supporto del tandem tutto fantasia Muriel-Eder. In panchina scalpitano i vari Wszolek, Correa ed il giovanissimo Bonazzoli.