Non è un caso se l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport celebra il grande lavoro di Walter Sabatini, il direttore sportivo della Roma, autore di un mercato da grande stratega, capace di pianificare in modo ottimale acquisti e cessioni. La rosea oggi titola: "Che tesoretto: ben 65 milioni di euro per 4 riserve".

Già, proprio perche Sabatini, è stato in grado di piazzare sul mercato i quattro moschettieri candidati alla panchina giallorossa, ossiaRomagnoli, Bertolacci, Destro e Yanga-Mbiwa, riuscendo a racimolare un tesoretto da 65 milioni, prontamente reinvestito sul mercato per rafforzare di campioni la rosa della Roma, senza un ulteriore esborso economico.

La Roma, infatti, ha incassato ben 46 milioni dal Milan per le cessioni del difensore Romagnoli, e del centrocampista Andrea Bertolacci, mentre i restanti 19 milioni sono stati incassati dalle cessioni di Destro al Bologna e Yanga Mbiwa al Lione. I quattro giocatori erano candidati ad essere relegati ai margini della formazione titolare di Rudi Garcia, non godendo di grande considerazione da parte dell'esigente tecnico francese.

Sabatini ha dotato la Roma di un attacco atomico

Con il tesoretto accumulato, Sabatini ha arricchito la rosa con due fuoriclasse, come l'esterno egiziano Mohamed SalaheEdin Dzeko, uno degli attaccanti più forti d'Europa. Il dirigente giallorosso, nel corso del mercato, ha riscattato Nainggolan e ottenuto il prolungamento del prestito di Ibarbo dal Cagliari, prelevato Iago Falque dal Genoa, il portiere Szczesny dall'Arsenal in prestito e il difensore del Psg, Digne. E non è finita qui.

La Roma, nelle prossime ore, chiuderà di certo la trattativa per un esterno difensivo (Bruno Peres in pole) e qualche altro colpo al centro della difesa, per puntellare il reparto arretrato.

Un mercato faraonico a costo quasi zero, tale da far ritenere la Roma, la più seria candidata al titolo insieme alla Juventus. Molti addetti ai lavori scommettono che il gap tra i bianconeri e i giallorossi si sia ridotto al punto tale, da far ritenere ormai più che certo un testa a testa fra le due squadre per lo scudetto. E per i tifosi giallorossi, ora, è lecito sognare.