24 minuti sono bastati ai galiziani per regolare un Grifone schierato da Gasperini con il seguente 3-4-3: Lamanna, Burdisso, De Maio, Marchese; Cissokho, Costa, Kucka, Laxalt; Lazovic, Pandev, Perotti con l’argentino uscito a fine primo tempo a seguito di uno scontro di gioco. Una formazione con assenze importanti ma che a pochi giorni dal via della serie A è vicina a quella che potrebbe esordire al Barbera.
Primo tempo
Lecito dunque attendersi qualcosa dalla truppa di Gasperini che, al contrario, in 24 minuti ha preso tre goal che hanno evidenziato una difesa impresentabile: per condizione fisica, nel caso di un De Maio impacciatissimo, mentre Marchese appare in una crisi non solo derivante dal recente infortunio ma anche da una palese involuzione tecnica.
Burdisso, pur non esente da leggerezze, l’unico a salvarsi in un reparto dove anche Lamanna non appare sicurissimo con tanto di secondo goal sulla coscienza.
Se la difesa è probabilmente da attendere, i veri problemi si sono evidenziati sulle fasce e in attacco: Cissokho (anche lui un goal sulla coscienza) appare al momento inadeguato alla Serie A mentre Laxalt non può essere un titolare per una squadra che ambisce a restare in categoria senza patemi. Kucka confusionario ma l’unico in qualche modo vivo e migliore genoano in campo; Costa poco lucido mentre Rincon ha fatto il Rincon benché dirottato sull’out di sinistra. Questi sono giocatori che daranno senz’altro il loro contributo. In attacco, Pandev ha mostrato qualcosa che ha ricordato il vecchio partner di Rocchi alla Lazio ma né Perotti né un volenteroso Lazovic hanno dimostrato la giusta vena o la capacità di dialogare col macedone per un attacco sfilacciato.
Secondo tempo
Qualche timido segnale del Genoa nella ripresa, complice anche un vistoso calo del Celta che ha però mantenuto il controllo della gara rendendosi pericoloso ogniqualvolta ciò fosse possibile, fino al ventesimo quando prima arriva un miracolo di Lamanna e poi il 4-0 finale con difesa ancora ferma. Se è vero che qualcosa di meglio si è visto in fatto di “garra”, Il portiere spagnolo non ha dovuto effettuare interventi fino a una punizione centrale di costa al minuto 24.
Si segnala un goal annullato a Pandev a quattro minuti dal termine. Il Genoa di Gasperini non sembra il Genoa di Gasperini e il Palermo è lì che attende per un avvio di campionato dove il Grifone avrebbe un gran bisogno di partire bene nelle prime due giornate in vista del successivo ciclo di ferro.
Obiettivo salvezza, ad oggi
Al di là di quanto avvenuto nella serata galiziana il Genoa deve riflettere sulle proprie strategie e tanti devono capire che forse stanno sopravvalutando un organico a cui non si può chiedere di ripetere il sesto posto o addirittura di migliorarlo.
La squadra attuale non è solo priva di Falque e Bertolacci, già difficilmente sostituibili, ma anche di gente come Roncaglia, Edenilson, Niang e perfino due carneadi come Bergdich e Lestienne che al momento sono da rimpiangere. Nessuno di questi ex genoani sarà forse un campione ma in questo Genoa al momento sarebbero ancora titolari al cospetto di chi oggi indossa la maglia RossoBlu. Il mercato è lungo, gli arrivi attesi sulle fasce a centrocampo e di una punta esterna vanno concretizzati subito per una salvezza che dovrà essere obiettivo di partenza. Si sono rivisti alcuni striscioni tra i genoani assieme all’immancabile “Rispetto”. Dopo l'affaire Lazio-Genoa, le chiacchiere su Perotti e il 4-0 a Vigo è Ferragosto anche a Genova.