Dopo quello per la Coppa Italia già noto da qualche giorno, oggi è stato ufficializzato con cerimonia presso Expo Milano, il calendario 2015/2016 della Serie A. Per il Genoa corre l'obbligo di partire bene, traendo quanti più punti possibile dalle prime due partite: in trasferta a Palermo e in casa con l'Hellas Verona.

Un avvio difficile

L'obbligo di partire forte è presto spiegato: tra la terza e la sesta giornata, infatti, la truppa di Gasperini dovrà vedersela con quattro squadre di fascia alta. Il Genoa visiterà la Fiorentina e ospiterà la Juventus, per poi far visita alla Lazio e chiudere il ciclo di ferro al Ferraris contro il Milan.

Tutte partite dal fascino particolare, anche per la cabala come nel caso di Firenze (il Genoa non espugna il Franchi dal 1981) o della Lazio, sempre battuta dal Genoa al Ferraris come all'Olimpico nelle ultime quattro stagioni per un totale di otto vittorie consecutive dei RossoBlu.

Un ciclo possibile ma insidioso

Il ciclo successivo di partite, laddove il Genoa riuscisse a contenere i danni nelle precedenti sfide con squadre di un certo lignaggio, consegnerà al Grifone la possibilità di spiegare le ali o, in caso di pochi punti nel ciclo precedente, di recuperare terreno.

Trasferta a Udine e Chievo in casa, prima di due trasferte consecutive a Empoli e Torino granata. Un calendario solo all'apparenza, però, agevole. Questo perché le insidie sono nascoste non solo nel valore assoluto di ogni confronto in Serie A, quanto soprattutto nella storica difficoltà al Ferraris del Genoa contro il Chievo e nella gestione di due trasferte consecutive, mai facili da affrontare.

Va però ricordato che, per larghi tratti della passata stagione, il Genoa ha fatto meglio in trasferta che al "Tempio" ma storicamente la squadra RossoBlu ha sempre costruito in casa i suoi risultati.

Le sfide con Napoli e Inter

Il ritorno al Ferraris, per il Genoa, significherà sfidare il Napoli e rinverdire il bellissimo gemellaggio. Sarà la prima di tre gare interne nei quattro turni che vanno dall'undicesima alla quindicesima: dopo Genoa-Napoli il Grifone scenderà a Frosinone per poi affrontare, in casa, Sassuolo e Carpi. Il ciclo si chiude con la trasferta milanese contro l'Inter, altro tabù per un Genoa che non espugna San Siro nerazzurra dal 1994. Inutile sottolineare come, sulla carta, questo sia il ciclo di gare dove in teoria il Genoa può aspirare a ottenere almeno un risultato di prestigio e se la vedrà con tre sfidanti (sempre sulla carta) ampiamente alla portata.

Il derby alla fine

E il derby? Se negli ultimi anni le stracittadine si sono disputate prevalentemente all'inizio dei rispettivi gironi, questa volta il derby della Lanterna (già partito col botta e risposta Gasperini-Ferrero smorzato dai toni distesi tra Preziosi ed il Presidente dei blucerchiati a Expo) potrebbe mettere in palio punti pesantissimi. Il Genoa affronterà però prima il Bologna al Ferraris e poi la Roma all'Olimpico (altro tabù) quindi il derby. All'andatà il Genoa ospiterà la stracittadina, per poi concludere contro l'Atalanta a Bergamo. Ciò vuol dire che il campionato del Genoa, al ritorno, si concluderà al Ferraris contro gli orobici. È vero che prima o poi bisogna affrontarle tutte e che le tabelle ipotetiche sono inutili ma, dividendo il torneo in cicli in un modo di pensare affine al sempre compianto Franco Scoglio, è possibile farsi un'idea di che tipo di tracciato dovrà affrontare la truppa di Gasperini. I conti, come sempre, si faranno alla fine.