Non è stato di certo sontuoso il calciomercato dellaFiorentina, anche se la protesta dei tifosi viola manifestata attraverso alcuni striscioni dal contenuto eloquente, appesi all'entrata dello Stadio Franchi, lo ha condannato oltre i propri demeriti.

Di certo la strategia di mercato di Pradè non ha colmato tutte le lacune presenti nella rosa viola. Di questo ne sono convinti i tifosi, ma più di tutti ne è convinto Paulo Sousa, che a gran voce, nell'ultima settimana di mercato, ha chiesto alla dirigenza l'innesto di un difensore centrale di riserva in grado di prendere il posto di Astori o di Gonzalo Rodriguez, nel caso di una squalifica, di un infortunio o di una banale influenza.

Mexes in pole position per gennaio

Il difensore non è arrivato ma Daniele Pradè ha fatto capire a chiare lettere, in una conferenza stampa svoltasi venerdì, che la ricerca di un difensore centrale rappresenterà la priorità della squadra viola nel mercato di gennaio. I nomi in cima alla lista sono sempre quelli dei soliti due. Il difensore del Manchester City, Denayer e il centrale del Milan, Mexes.

Soprattutto quest'ultimo è il candidato numero uno per rinfoltire il roster dei difensori a disposizione di Paulo Sousa, poiché è certo che verrà relegato ai margini del progetto tattico di Mihajlovic anche nelle prossime gare. Mexes aveva già puntato i piedi per trasferirsi in viola da subito, ma la ferma opposizione di Berlusconi aveva impedito che l'affare andasse in porto.

Denayer, in prestito al Galatasaray, difficilmente potrà arrivare in questa sessione di mercato, anche se rimane un pallino di Paulo Sousa, che lo avrebbe messo in cima alla lista dei desiderata nel mese di agosto.

Pradè, in conferenza stampa, ha voluto difendere la proprietà dagli attacchi dei tifosi viola, che hanno contestato i Della Valle per una campagna acquisti troppo povera di colpi ad effetto.

Il direttore sportivo ha ricordato che la famiglia Della Valle ha investito oltre trecento milioni di euro, di tasca propria, negli ultimi anni. 'Non cerchiamo scuse, ma queste cose vanno dette', ha precisato Pradè.