Il Napoli non si ferma più. Ieri sera contro il Palermo ha vinto la quinta partita di fila, attestandosi al secondo posto assieme a Inter e Fiorentina. Il lavoro di Maurizio Sarri, accolto inizialmente con scetticismo dalla tifoseria partenopea, sta dunque venendo fuori alla distanza. Il tecnico toscano, ma napoletano d'origine (del quartiere Bagnoli), è riuscito ad aggiustare i guasti che non permettevano al Napoli allenato da Rafa Benitez di spiccare il volo. È riuscito infatti a rendere più solida la difesa (Koulibaly e Albiol hanno finalmente trovato l'intesa) e più coperto il centrocampo, in grado quest'ultimo anche di produrre gioco e finalizzare.

Merito dell'acquisto di Allan e dell'arretramento di Marek Hamsik, tornato al suo ruolo originario di interno sinistro di centrocampo.

Eppure qualche nota stonata nella vittoria di ieri c'è stata. Ossia lo sfogo di Insigne quando è uscito dal campo, quello di Mertens quando ha segnato senza esultare e, infine, le accuse di Camilo Zuniga che non gioca da ormai due anni. Sarri, interpellato su queste questioni, ha detto come stanno le cose. Rivelando anche un particolare spiazzante su Lorenzo Insigne.

Il caso Insigne

Lorenzo Insigne si sta rivelando l'arma in più di questo Napoli. Lanciato da Mazzarri che però lo schierava col contagocce e spesso ignorato da Benitez, ora è diventato un punto fermo del Napoli di Maurizio Sarri.

Complice anche la maggiore maturità acquisita. Ieri però si è arrabbiato quando è stato sostituito, forse perché voleva mettere anche la sua firma tra i realizzatori. Sarri però non ne fa un dramma: "Quello di Insigne non è un caso, è normale che un giocatore non sia contento di una sostituzione. Insigne più incazzato è, meglio è per noi.

Se lo stesso vale per Mertens? Sì, alla grande. Però Lorenzo dovrà spiegare questa mancanza di rispetto verso i suoi compagni". Dunque non ne fa una questione personale, ma generalizza la questione alla squadra. Del resto le partite sono tante e il turn over è necessario. Tuttavia, Sarri alla vigilia della gara aveva anche affermato che i difensori avversari vanno troppo duro su di lui, parlando a Il Mattino di una sorta di complotto per farlo fuori, dato che colpiscono sempre all'altezza del ginocchio operato.

Le accuse di Zuniga

Sarri nel post-gara col Palermo ha detto la sua anche sullo sfogo di Zuniga, il terzino colombiano fermo ormai da due anni ma che gioca regolarmente con la nazionale. Zuniga ha detto che non lo fanno mai giocare volutamente e che a gennaio andrà via. Il tecnico ha risposto che i suoi dati riguardanti la corsa lo vedono ancora indietro rispetto agli altri e che la società non gli ha mai parlato di lui. Pertanto, non gioca semplicemente perché non sta bene, non perché la società gliel'abbia imposto.