Cambiamenti importanti per un futuro migliore. Il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, sta lavorando per rinforzare a livello societario il club più antico di Italia. Qualcosa bolle in pentola, la sensazione è che durante il mese di ottobre potrebbero esserci delle novità significative in tal senso. In questo momento, però, il patron dei grifoni è alle prese con lo scandalo Infront, che lo vedecoinvolto direttamente come protagonista della vicenda. L'imprenditore irpino, infatti, è finito nella lista degli indagati per presunti finanziamenti illeciti ricevuti proprio dalla nota azienda di marketing per lo sport.

Un annuncio importante per i tifosi

"Sono arrabbiatissimo ma non ho alcuna intenzione di mollare - ha dichiarato Preziosi a Telenord - in Italia i processi si fanno sui giornali anzichè in Tribunale. Ma ai tifosi del Genoa voglio dire di stare sereniperchè ho sempre lavorato con trasparenza ed onestà". Ha poi annunciato importanti novità a livello societario: "Sto lavorando per garantire al club un futuro migliore di quello attuale, un futuro che non è poi così lontano. Nel mese di ottobre ci saranno delle novità importanti".Sull'indagine Infront: "Lo scorso anno ho ricevuto un prestito da una finanziaria pari a 15 milioni di euro, un prestito da restituire in tre tranches con un interesse del cinque per cento.

Non sono cose che mi sto inventando, c'è un contratto che dimostra quello che dico. Anche perchè senza garanzie nessuno ti presta nulla. Questi soldi - ha proseguito Preziosi - sono stati versati sul mio conto personale, che il fisco conosce bene e da lì sono arrivati al Genoa, senza ostacolare in nessuna maniera la vigilanza della Covisoc".

Preziosi è al limite

Il presidente dei liguri si dice stufo di tutta questa situazione: "Ho agito in modo trasparente e lo dimostrerò anche se sono davvero sfinito. In quarant'anni da imprenditore non ho mai preso multe mentre nel calcio mi è successo di tutto, persino vedere un mio giocatore andare in carcere per un reato mai commesso".Ed infine la stoccata ai giornali: "Le intercettazioni telefoniche non si potrebbero nemmeno pubblicare, ma in Italia si salvano solo quelli che possiedono i grandi giornali, esprimendo il loro parere senza alcun pudore. E' davvero una vergogna tipicamente italiana".