Il calcio e le sue incredibili storie. Storie che fanno sognare, commuovere, divertire. Storie che nascono sui campi di calcio, ma anche, e soprattutto, fuori da esso. Incredibile è ad esempio quanto accaduto a un tifoso svizzero del Basilea, Rudolf Bantle, il quale nel 2004, come tanti connazionali, era giunto a Milano per vedere Inter-Basilea. Gara valevole per i preliminari di Champions league. Un sogno da vivere a tutti i costi per gli svizzeri. Fin qui nulla di eccezionale, se non fosse che Rudolf si sia perso nei bagni di San Siroe sia tornato a casa dopo undici anni.

Come è potuto succedere? Scopriamolo di seguito.

Travolto da un fiume di gente si trova solo, con pochi soldi e senza cellulare

È il 25 agosto 2004 e l'Inter sta battendo il Basilea per 4-1 a San Siro nel ritorno del preliminare diChampions League.Quando Gröss, tecnico degli svizzeri, sostituisce la stella Gimenez con Carigliano, Rudi si rende conto che ne ha abbastanza e così avvisa gli amici che si reca al bagno. Dato che la partita era quasi finita, quando esce dai bagni viene travolto da un fiume di gente che si accinge a lasciare lo stadio e perdecosìl'orientamento. Cerca la macchina degli amici senza però trovarla. Erano già andati via. Lui però non aveva il cellulare e in tasca aveva solo venti euro.

È l'inizio di un'odissea.

Rudi, che oggi ha 71 anni, comincia così una vita da barbone, trovando sistemazione nel quartiere Baggio, tra i giardini e i portici della biblioteca. La gente lo adotta, portandogli vestiti e cibo. Ma non parla mai di sé. In Svizzera lo iscrivono nel registro delle persone scomparse, salvo poi cancellarlo nel 2011.

Lui nel suo Paese non ci vuole più tornare, essendo anche cresciuto in una famiglia adottiva e da adulto faceva l'operaio col vizio dell'alcol. Coglie così l'occasione per farsi una nuova vita, in fondo più libera di quella precedente.

La caduta decisiva

Rudolf Bantle è finito anche a "Chi l'ha visto?" e chi lo ha riconosciuto gli voleva anche pagare il biglietto per il ritorno a casa.

Ma lui non ne voleva sapere. Fino alla caduta decisiva. È inciampato su un marciapiede e si è rotto il femore. Ricoverato in ospedale, è stato identificato e il consolato svizzero lo ha rispedito a casa. A Basilea ora ha una casa popolare, un sussidio di trecento euro circa e beve molto meno (massimo 2 birre il pomeriggio ammette). Il calcio sempre più business e meno sentimenti è capace di regalarci ancora storie del genere.