Sabato 13 febbraio 2016 si è svolta presso lo Juventus Stadium la partita Juve - Napoli che ha sancito il sorpasso dei bianconeri nei confronti dei calciatori partenopei. Se il fischio dell'arbitro Orsato è servito a dichiarare la fine del calcio giocato, non si può dire la stessa cosa della reazione dei tifosi e in particolar modo dei due commentatori di 'Tiki Taka': il bianconero Mughini e il giallorosso Liguori.

Il botta e risposta fra i due è iniziato ben una settimana prima dell'attesissima sfida scudetto quandoLiguoriha lasciato intendereche un'eventuale designazione dell'arbitro Rizzoli sarebbe sicuramente stata a favore della Juventus.

Ad arbitrare invece lo scontro al vertice è stato designato l'arbitro Orsato, così come augurato dal commentatore giallorosso. Ovviamente queste dichiarazioni non sono piaciute a molti ed in particolar modo alpresidente dell'Aia, Marcello Nicchi e, ovviamente, nemmeno a Nicola Rizzoli che hanno deciso di querelare Paolo Liguori per le sue frasi diffamatorie.

Ma ciò che più ha stupito di questa vicenda è l'accesa diatriba fra Mughini e Liguori che dopo aver discusso a lungo presso gli studi di 'Tiki Taka' si sono dati appuntamento anche nella trasmissione radio La Zanzara. Anche in quest'occasione le polemiche non sono terminate, ecco qui le dichiarazioni dei due focosi commentatori:

Mughini: “Liguori lo conosco da 40 anni.

Quello che ha detto sugli arbitri prima di Juve-Napoli sono pu****e allo stato puro, figlie di una malattia grave di cui soffre: l’anti-juventinismo. Quelle frasi su Rizzoli denotano uno stato patologico della propria coscienza, della propria anima e sensibilità. Sono una serie di pu***nate che insultano la sua intelligenza.

Ma è talmente accecato che quando uno ha una malattia c’è poco da fare”.

Liguori: “Siete stalinisti, anche sotto Stalin erano tutti malati di mente. Non mi sottometto alla Juventus. Saluti al vostro consulente psichiatra sovietico”.

Questo scontro sembra non avere fine, ma il calcio è uno sport da vivere con allegria e sportività: a prescindere dalle polemiche, la parola va sempre data al campo che rimane l'unico arbitro indiscusso!