A distanza di 12 mesi, l'Inter potrebbe centrare il colpo di mercato che, nelle intenzioni di Roberto Mancini, avrebbe consentito alla squadra nerazzurra di compiere il definitivo salto di qualità. E chissà per cosa avrebbe potuto combattere l'Inter già in questa stagione, se a centrocampo ci fosse stato il colosso ivoriano Yaya Touré.
Yaya Touré dodici mesi fa: ecco come andò la trattativa
La vicenda la ricordano tutti: il giocatore, classe 1983, leader del centrocampo del Manchester City, aveva deciso di lasciare l'Inghilterra nella scorsa sessione estiva di Calciomercato, e l'Inter si era subito interessata al calciatore, che con Mancini ai Citizens aveva instaurato un ottimo rapporto.
I contatti furono proficui ma, alla fine, Yaya Touré decise di rimanere all'Etihad Stadium, più per costrizione della società che per reale volontà di restare. L'Inter, allora, virò su Geoffrey Kondogbia, definito un 'Touré più giovane': fallendo, per ora, la missione di trasformarlo in tale.
La situazione attuale: rapporti insanabili con Pep Guardiola
Adesso, la situazione è radicalmente cambiata. Al Manchester City arriverà, nella prossima stagione, Pep Guardiola, allenatore che con Yaya Touré aveva avuto screzi pesanti all'epoca del Barcellona. Ecco perché, nonostante un contratto fino al 30 giugno 2017, l'ivoriano questa volta se ne andrà davvero. Lo ha dichiarato, al 'Sun', il suo manager, Dimitri Seluk, che ha spiegato come dal Manchester City non sia arrivata nessuna interessante proposta per il rinnovo del contratto del suo assistito e che, pertanto, d'ora in avanti verranno valutate tutte le offerte che perverranno per Yaya Touré.
Touré piace a tutti, ma l'Inter si sente in vantaggio
“Il Manchester City non ha fatto nulla di concreto. Yaya ha dato tutto per questo club e noi non crediamo che questa situazione sia adeguata per dimostrare quanto loro lo apprezzino”, le parole dell'agente, che, di fatto, spianano la strada alle pretendenti. Secondo il 'Sun', oltre all'Inter, sarebbero interessate anche la Juventus, il Bayern Monaco ed il PSG.
Ma i nerazzurri hanno tutte le carte in tavola per far valere, anche a distanza di un anno, una vecchia promessa, nonostante i problemi di bilancio. Ed il piano è proprio questo: far leva sui rapporti personali tra Yaya Touré e Roberto Mancini, e spiegare all'ivoriano di come, nonostante la carta d'identità reciti ormai 33 anni, il suo arrivo possa spostare gli equilibri del campionato.