"Un giorno allenerò l'Inter". Parola di Diego Simeone. Iniziamo a dire che sarà difficile che l'attuale tecnico dell'Atletico Madrid torni a Milano sin dalla prossima stagione. Ma ci fidiamo della sua affermazione e probabilmente una nuova sfida nel calcio italiano potrebbe essere parecchio appetibile nel proseguo della sua carriera. Il suo prossimo obiettivo è certamente Milano, stadio "Giuseppe Meazza", dove il prossimo 28 maggio si terràla finale della Champions League alla quale Simeone vorrebbe partecipare per conquistare quel trofeo sfuggito due anni or sono a Lisbona, nel derby tutto madrileno con il Real.

Un sogno cullato fino al 93', fino al gol di Sergio Ramos che pareggiò il conto con quello di Godin realizzato nel primo tempo. Nei tempi supplementari il Real Madrid dilagò 4-1. Testa alla Champions dunque,alla semifinale contro il Bayern Monaco e chissà che a Milano, in caso di passaggio del turno, l'Atletico Madrid non possa ritrovare proprio i "cugini".

Le dichiarazioni a Premium Sport

L'idea di tornare all'Inter nel ruolo di allenatore non è comunque un'indiscrezione, è stato lo stesso "cholo" a dirlo nel corso di un'intervista rilasciata in esclusiva a Premium Sport. "Sento spesso al telefono Javier Zanetti - ha detto il tecnico argentino - e non ho problemi a dirlo. Un giorno tornerò all'Inter perchè ho lasciato un ottimo ricordo quando giocavo ed ho l'obiettivo di tornare all'Inter da allenatore".

Certamente le sue parole non saranno sfuggite alla dirigenza nerazzurra che magari, al termine della trattativa con i cinesi, potrebbe fare un pensierino per portare a Milano un tecnico di carattere, carisma e forte personalità. Quello che ci vuole per uno spogliatoio tradizionalmente bollente. Roberto Mancini dovrebbe essere confermato per la prossima stagione ma nel calcio niente è scontato.

Il guerriero nerazzurro

Era stato il Pisa di Romeo Anconetani a portare Diego Simeone in Italia nella stagione 1990/91. Il roccioso centrocampista era poi esploso nella Liga, per lui due stagioni al Siviglia e tre all'Atletico Madrid. L'Inter di Massimo Moratti lo acquista nell'estate del 1997, Simeone torna in Italia per vestire la maglia nerazzurra: è la squadra del fenomeno, l'Inter di Ronaldo allenata da Gigi Simoni che chiuderà al secondo posto in serie A e vincerà la Coppa Uefa.

Quella successiva sarà una stagione meno felice, anche se il rendimento del "cholo" non verrà mai meno. Nell'estate del 1999 viene ceduto alla Lazio, rientrando nel colossale affare che porta Christian Vieri all'Inter. Con la Beneamata, in due stagioni, ha disputato 84 gare tra campionato, Coppa Italia, Coppa Uefa e Champions League, segnando 14 gol.

Simenone allenatore: la parentesi di Catania

Diego Simeone allenava già da qualche anno in Argentina quando nel gennaio del 2011 viene chiamato in Italia, al Catania, dove subentra a Marco Giampaolo e porta la formazione etnea alla conquista di una insperata salvezza in serie A che viene ottenuta con due giornate di anticipo e con il record assoluto di punti (46) per la formazione siciliana nel massimo campionato.

A giugno del 2011 lascia Catania, nonostante avesse ancora iun anno di contratto, e torna per qualche mese in patria sulla panchina del Racing Avellaneda, prima di essere chiamato a dicembre dello stesso anno alla guida dell'Atletico Madrid. Il resto è storia recente. Ora la sua dichiarazione d'amore all'Inter potrebbe scuotere il mercato degli allenatori anche se, torniamo a ripetere, ci sembra improbabile che Simeone decida di lasciare l'Atletico Madrid già al termine di questa stagione. Con i Colchoneros ha un contratto fino al 2020 ma se la formazione spagnola sollevasse il trofeo più ambito, il primo della sua storia ultracentenaria, magari il "cholo" potrebbe essere sedotto da nuovi stimoli e quello di riportare la "sua" Inter ai vertici del calcio italiano ed europeo sarebbe senza dubbio uno stimolo fortissimo.