L’ultima giornata di campionato in Serie A vede ancora pochi verdetti da assegnare: dando praticamente per scontata l’assegnazione della seconda piazza utile per la qualificazione diretta alla Uefa Champions League della prossima stagione (visto l’impegno casalingo del Napoli contro l’ormai retrocesso Frosinone, che somiglia molto ad una mera formalità) e pensando ad un Sassuolo al sesto posto speranzoso di un successo bianconero in finale di Coppa Italia (in questo modo la squadra di Di Francesco accederebbe alle qualificazioni preliminari per la Uefa Europa League) rimane da definire la terza squadra che scenderà nella serie cadetta per la prossima stagione.

E’ utile, a questo proposito, ricordare che ad inizio stagione la Lega di Serie A aveva ridefinito l’ammontare del contributo (chiamato per semplicità “paracadute”) che sarebbe andato alle squadre retrocesse al termine del campionato: i 30 milioni di euro originari sono praticamente raddoppiati, con una distribuzione che vede corrispondere 10 milioni di euro alle squadre neopromosse e subito retrocesse, 15 milioni di euro alle squadre militanti in Serie A da due anni e 25 se gli anni di permanenza nella massima serie fossero tre, per un totale dunque di 50 milioni di euro (Carpi e Frosinone farebbero 20 milioni di euro in tutto, oltre ai 25 del Verona). Rimangono dunque 15 milioni di euro da assegnare rispetto al budget previsto, appunto, di 60 milioni, e qui occorre puntualizzare che, all’ultima giornata, si disputerà appunto Palermo-Verona.

In caso di vittoria rosanero accadrebbe quanto segue: Palermo salvo e Verona (già retrocesso matematicamente) che vedrebbe la sua “dote” aumentare di altri 15 milioni di euro in caso di mancata promozione nella stagione 2016/17. Diversamente, qualora il Carpi dovesse salvarsi ai danni del Palermo, il paracadute per i rosanero ammonterebbe a 15 milioni (per le due stagioni di permanenza nella massima serie) riducendo di fatto la quota residuale a disposizione del Verona.

Ora, non volendo assolutamente muovere alcuna critica ne avanzare dubbi o sospettipossiamo parlare di un “bug” di sistema ovvero di una valutazione complessiva non corretta di ogni eventualità. Giocare una partita di calcio (ma lo stesso discorso vale per qualsiasi altro sport) dove entrambe le contendenti hanno un interesse oggettivo affinché si realizzi lo stesso risultato non aiuta la credibilità di un mondo già di per se attraversato in passato da spiacevoli accadimenti.

Le quote medie dei maggiori bookmakers italiani sono le seguenti: vittoria del Palermo 1.20, pareggio 7 e vittoria del Verona 13. Evitando volutamente qualsiasi pronostico, ci auguriamodavvero che si possa parlare solo e soltanto di uno spot positivo per il calcio.