E tanto tuonò che piovve. Non trovano pace i tifosi del Crotone squadra neo promossa in Serie A al termine di una stagione miracolosa e da assoluta protagonista. A tenere banco è la questione legata allo Stadio Comunale "Ezio Scida". Impianto da poco meno di 10 mila postiomologati ma che con opportuni correttivi può ospitare fino a poco oltre 11 mila spettatori. Una serie di lavori sono stati richiesti nei mesi scorsi dalla società calabrese all'ente Comune e alla Regione Calabria, con una serie di progetti messi in campo e un finanziamento pari a 2,5 milioni di euro.

Non sembra però bastare, i tempi per la realizzazione di un'impianto da 16 mila spettatori come richiesto dalla dirigenza sembrano più lunghi del previsto, creando ulteriori disagi alle ditte che dovranno a breve iniziare i lavori.

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Una riunione è stata tenuta stamani, l'ennesima nel corso della quale la Soprintendenza ha fatto notare la presenza di resti archeologici sotto quello che rappresenta il terreno su cui sorge la curva Nord. Il problema rimane anche legato al fatto di svolgere scavi per fornire una tribuna Coperta da Serie A alla squadra, cosi come richiesto. Uno scavo e la messa alla luce di nuovi reperti potrebbe nuovamente bloccare tutto, e per questo motivo che vi sarà una rielaborazione dei progetti con un nuovo incontro fissato per la giornata di lunedi 6 giugno.

L'ente comune ha rassicurato le parti, sulla celerità dei lavori e sulla disputa delle gare a Crotone qualsiasi essa sarà la capienza minima fornita entro l'inizio del torneo (si parla di non meno di 13 mila posti).

Nel frattempo, si valuta lo stadio di riserva che dovrà essere comunicato alla Lega entro il 20 giugno 2016. La volontà rimane giocare a Crotone, ma nel caso in cui i lavori dovessero dimostrarsi più lunghi del previsto si potrebbe disputare una o alcune gare in uno stadio alternativo.

In mattinata il Presidente del club, Raffaele Vrenna, ha ipotiizzato il "Marulla" di Cosenza, stadio però non a norma per la Serie A, per questo si sta pensando seriamente alla richiesta dal San Paolo di Napoli, sperando che possa restare solo una garanzia da fornire alle Lega: società e Comune vogliono giocare allo Stadio Ezio Scida e faranno il massimo perterminare in tempo i lavori.