Settembre non è ancora iniziato, ma le basi dei buoni propositi per la nuova stagione calcistica si sa, arrivano con qualche giorno di anticipo rispetto a quelli personali. Dall’iscrizione in palestra a settembre all’acquisto di un grande giocatore negli ultimi giorni di mercato il passo è breve. Il problema è che spesso la sorte di entrambi i propositi è la medesima: nulla.

Mai come quest’anno a rinforzarsi davvero è stata la squadra che meno di tutti ne aveva bisogno. Pentacampione d’Italia nelle ultime cinque stagioni, la Juventus ha perso Pogba, ma per oltre 100 milioni si può definire una cessione quantomeno comprensibile, e ha guadagnato Pjanic ed Higuain, i migliori due giocatori delle dirette concorrenti, rimettendo in riga coloro i quali speravano in una corsa a tre o almeno a due per il prossimo campionato.

E la concorrenza?

La Roma e il Napoli hanno tappato qualche buco, ma se gli azzurri hanno bisogno di reagire al contraccolpo tecnico e psicologico dell’addio del Pipita, i giallorossi dovranno muoversi senza staccare lo sguardo dal budget vistol’esito del preliminare che li ha lasciati fuori la porta della Champions League.

L'incognita resta invece l'Inter di Frank De Boer. Arrivato per ultimo ad Appiano Gentile, il tecnico olandese si trova tra le mani una squadra dal buon potenziale con una società alle spalle pronta ad investire. Terminata la più classica delle telenovelas argentine con protagonisti Wanda Nara e Icardi, resta da capire come i cinesi vorranno muoversi negli ultimi giorni di mercato.

Oltre il mercato: la sveglia della Serie A

Al di là delle considerazioni di mercato però finalmente la Serie A è ricominciata e nonostante l’affaticamento visibile di molti calciatori, l’inizio non ha deluso gli appassionati se non per molti stadi semi deserti.

L’avvio di stagione è stato un po’ come la sveglia del lunedì per i lavoratori, c’è chi la sente e si alza immediatamente fresco come la Juventus a cui basta un po’ di crema rigenerante Higuain per apparire in gran forma, chi ha bisogno di almeno 45 minuti per attivarsi, come la Roma, e chi invece ha bisogno del caffè Mertens per aprire gli occhi e capire che essere sotto di due gol contro una neopromossa, per quanto possa giocare bene, non è il miglior modo di iniziare il campionato.

Milan e Lazio si sono invece svegliate in splendida forma per poi riappisolarsi sul divano e risvegliarsi per un colpo di calore. Fortunatamente i due bicchieri d’acqua fredda Donnarumma e Cataldi hanno fatto tornare lucidità alle squadre, ma i fantasmi della passata stagione si erano riaffacciati con prepotenza.

Infine c’è chi spegne la sveglia con un colpo ben assestato e continua tranquillamente a dormire, salvo poi svegliarsi un’ora e mezza dopo e capire di aver fatto tardi a lavoro. È il caso dell’Inter di De Boer che contro il Chievo ha mostrato i segni di un’estate troppo movimentata ed ora ha chiaro bisogno di rimettersi in sesto: a settembre si va in palestra.