E' del seregno l'impresa nel primo turno di Tim Cup. La squadra lombarda, che giocherà il prossimo campionato di Serie D, ha battuto in trasferta l'ambizioso padova di Brevi che lotterà per tornare in Serie B ed è l'unica squadra di D a qualificarsi al secondo turno. Magari non ripeterà l'impresa dell'Alessandria, la squadra di Lega Pro che lo scorso anno arrivò addirittura in semifinale, ma la vittoria di Corti e compagni è destinata a passare alla storia del club brianzolo

L'euforia nella post partita e la chiamata del patron

Il Seregno ha battuto il Padova ai calci di rigore, ma hadimostrato, nel corso di tutta la partita, di potersela giocarealla pari con i veneti.

"La soddisfazione è enorme, abbiamo fatto qualcosa di straordinario" le parole in sala stampa del giovane tecnico Matteo Andreoletti, ex portiere di appena 27 anni. "Il Padova - ha continuato il mister del Seregno - lotterà per andare in Serie B, ha una squadra forte, ma noi abbiamo saputo soffrire. E pensate che nei giorni scorsi molti dei miei ragazzi non riuscivano a reggere sui 90 minuti. Questa - ha concluso Andreoletti - è stata lavittoria di un gruppo, i nostri tifosi ci hanno seguito qui all'Euganeo. La sfida di domenica prossima a Cosmi? E' un allenatore che ha fatto la storia: partendo dalla gavetta è arrivato in Champions League".

"Cercheremo di fare la nostra partita anche in Sicilia, andremo a Trapani con la mente libera"le parole di capitan DanieleCorti, uno che a Padova aveva giocato nella passata stagione e che a Seregno è già diventato un leader."Sappiamo di aver regalato un sogno ai nostri tifosi ma noi non ci montiamo la testa".

Nel nuovo Seregno troverà spazio anche l'ex CagliariJeda: "Sono contentissimo della mia squadra, abbiamo raggiunto un traguardo incredibile, ci abbiamo creduto fino alla fine. Sono arrivato a Seregno con tanta umiltà, voglio dare ancora tanto al calcio e sono pronto a mettermi a disposizione, al servizio della squadra. Il mio segreto?

Lavoro sempre tanto anche quando vado in vacanza, ma non aumento troppo i carichi". Mentre era sul pullman di ritorno da Padova, la squadra è stata chiamata al telefono dal presidente Paolo Di Nunno: "Ho sofferto con voi, non potete capire la gioia che mi avete regalato quando ho ricevuto la notizia della vittoria. Sono molto contento.

Siete protagonisti di un'impresa e dovete esserne orgogliosi, soprattutto i giovani e il mister. A Trapani ce l'andremo a giocare perchè siamo umani come loro e nulla è impossibile nel calcio!".

I"costruttori" dell'impresa

I protagonisti - dietro le quinte - dell'impresa del Seregno sono il direttore generale, Emanuele Riboldi, e il direttore sportivo Carmine Castella. "Avevamoun sognoequalche volta i sogni diventano realtà. Dobbiamo ringraziare iragazzi per il cuore, il mister,la societàe i tifosi che ci hanno sostenuto fino a Padova. Abbiamo costruito in pezzo di storia del Seregno".

I giovani prima di tutto

Riboldi e Castella hanno costruito una squadra forte che lotterà per vincere il prossimo campionato di Serie D.

Hanno preso tanti giocatori d'esperienza (Corti, Jeda, Uliano, Canalini), ma anche giovani con la testa sulle spalle. A chientra nella sede di 'Seregnello' non si chiedono solo caratteristiche tecniche, ma anche doti umane.La società brianzolapunta molto sui giovani e ha conquistato la finale scudetto con la Juniores nella passata stagione. Quest'anno, anche grazie all'apporto degli under,punta dritto alla promozione in Lega Pro. Le premesse per fare bene ci sono tutte...