Amarissima sorpresa per i calciatori del Catania dopo l’1-1 rimediato al Granillo di Reggio Calabria. Dopo i 90’ di gioco della gara Reggina-Catania, valevole per la quarta giornata di LegaPro, i calciatori rossazzurri hanno constatato che qualche losco personaggio avesse fatto irruzione negli spogliatoi. Si tratta di una banda di ladri che, approfittando della partita in svolgimento, si sono introdotti all’interno degli spogliatoi riservati ai calciatori ospiti, arraffando un bottino davvero niente male.

I banditi avrebbero agito presumibilmente durante il secondo tempo e sarebbero entrati mandando in frantumi i vetri di una finestra e, passati per l’imposta, si sarebbero introdotti all’interno dello spogliatoio, dove hanno sottratto beni dall’alto valore economico.

Si parla di un orologio di marca “Rolex”, svariate carte di credito, diversi preziosi, cellulari, denaro ed altri molteplici beni di valore. Il tutto era stato lasciato incustodito dai calciatori, intenti a disputare la partita.

Il valore preciso di tutta la refurtiva non è stato ancora quantificato con precisione, è però scontato che sia davvero esoso ed importante, superando diverse migliaia di euro. Le indagini sono ora in corso e sarebbero in carico alla Polizia di Stato.

La gara ha visto andare in vantaggio proprio gli ospiti catanesi al 28’ con Piscitella, poi il pareggio amaranto è giunto solo nella ripresa, al 78’, quando il quasi 19enne congolese Luzayadio Andy Bangu, di scuola Fiorentina, ha realizzato il definitivo pareggio per 1-1.

È un punto a testa che mantiene la Reggina in zona playoff a quota 5 (due pareggi, una sconfitta ed una vittoria) e che porta il Catania a restare ultimo ma a quota -1 (per via della penalizzazione che scredita i due pareggi ed una vittoria).

Questo punto è quindi amarissimo e costa davvero caro ai calciatori etnei che hanno subito un furto difficile da dimenticare. Stavolta non si tratta di punti in classifica sottratti per penalizzazioni e sanzioni, stavolta si tratta di sottrazione di beni personali ed a prenderseli non è la Lega, ma dei farabutti.