Da molti designato come il principale artefice di questo Milan che sembra, lentamente, vedere la luce in fondo al tunnel, Vincenzo Montella si gode le feste con il suo primo trofeo da allenatore in tasca.
La Supercoppa Italiana, vinta ai rigori contro la Juventus, ha rilanciato le ambizioni del club rossonero che vuole tornare in Europa dopo,ormai, quattro anni di assenza da qualsiasi competizione internazionale. Ecco l'intervista rilasciato dal tecnico campano a Sky Sport.
Montella: "Ambizioni importanti, voglio aprire un nuovo ciclo"
Quello appena trascorso è stato sicuramente un felice Natale per il tecnico rossonero, per sua stessa ammissione: "E' stato un Natale piacevole, bello.
Vincere una coppa prima di Natale lo rende ancora più bello". Montella ha poi parlato della sua carriera definendo quello attuale come "il miglior momento da allenatore", essendo la Supercoppa il suo primo trofeo proprio da allenatore. Proprio a proposito della Supercoppa Italiana, il tecnico ha menzionato i principali flash della partita, ricordando il rigore di Pasalic e "quella palla sembrava non arrivasse mai in porta". Scendere dall'aereo con una coppa tra le braccia era il suo sogno, anzi, Montella tiene a specificare che "magari una Coppa diversa ho sognato, ma mi accontento"
Nonostante sia napoletano di nascita, Montella non ha mai nascosto la sua passione rossonera fin da bambino. Come è nata questa passione?
E' lo stesso Montella a spiegarlo: "La partita clou fu quella giocata a Barcellona nel 1989 tra Milan e Steaua, anche se la passione nacque qualche anno prima con Van Basten, seguendo anche le orme di mio fratello. Lui vide la finale dal vivo partendo con il treno da Napoli. Ricordo tutto di quella partita, ero ad Empoli con il settore giovanile in un ristorante e vedemmo la partita insieme ad altri ragazzi e poi festeggiammo per strada"
Infine, a chi gli chiede un bilancio sui suoi primi sei mesi in rossonero, lui risponde così: "Mi concentro sul presente, abbiamo una base di partenza.
Dobbiamo guardare avanti, abbiamo ambizioni importanti e vogliamo tornare in Europa, è la casa del Milan. Vediamo poi quale Europa. Manteniamo un profilo basso con obiettivi alti. Abbiamo i giovani per aprire un ciclo ma non bisogna perdere contatto con la realtà delle cose"