Nonostante la cinquina di Pescara e l'ultima preistorica vittoria in campionato, il Genoa è al riparo dal pericolo della retrocessione. Palermo, Crotone e Pescara vanno al rallentatore e il grifone può dormire sonni tranquilli.

L'arrivo di Andrea Mandorlini con l'obiettivo di stoppare una preoccupante caduta libera in classifica. Comunque andrà, salvo apocalittici ribaltoni, non cambierà proprio nulla nei bassifondi del campionato. E allora smorziamo la tensione, proviamo a prenderci meno sul serio con le nostre pagelle di inizio anno, nonchè riflessioni sparse sull'andamento lento della squadra rossoblu.

Le pagelle semiserie di inizio 2017

Ivan Juric, voto 5. Talmente tanto predestinato che non ha fatto nemmeno in tempo a scartare l'uovo di pasqua. Fa lo stesso gioco da inizio campionato, pure quando dovrebbe cambiare. Indossa i panni del pirata che è passato di moda. Eppure per qualcuno era un fenomeno.

Enrico Preziosi, voto 3. Venderebbe l'anima al diavolo per una plusvalenza. Gli ultimi avvenimenti dimostrano che se il futuro del Genoa è davvero questo, tanto varrebbe smettere di seguire tutto. Per fortuna, in questo calcio malato, c'è chi tifa e ama a prescindere. Un popolo intero che, ovviamente, non ha nemmeno più il diritto di sognare.

Eugenio Lamanna, voto 5. Adora talmente tanto la porta che resta costantemente inchiodato sulla linea bianca.

Qualcuno lo vedrà mai compiere un'uscita?

Nicolas Burdisso, voto 5. Adoriamo il capitano del Genoa, ormai noto solo per le sue capacità alla griglia con l'Asado.

Miguel Veloso, voto 4. Il Genoa va talmente male che si dispera per l'assenza di Miguel Veloso. Spesso criticato senza motivo, ci aspettavamo molto di più da lui. Ha le qualità del top player, ma al Genoa, non si capisce bene il perchè, non lo dimostra mai.

Mauricio Pinilla voto 5. Fa le stesse cose che faceva a Bergamo: rovesciate improvvise e tanta, tantissima, panchina.

Voto 2 a tutta la società, che deve ringraziare Palermo, Crotone e Pescara per una salvezza che è ormai acquisita. Qualcosa da salvare c'è ed è il pubblico rossoblu. Sempre presente e molto paziente, adesso - giustamente - ha perso la pazienza.

Sarebbe un errore dare addosso al nuovo arrivato Mandorlini. A proposito il vero vincitore è il suo vice Nicolini, che rifiuta la panchina in segno di rispetto nei confronti dei tifosi doriani e genoani per il suo passato blucerchiato.

Il campionato continua. Arrabbiamoci, esaltiamoci ma non prendiamoci troppo sul serio. Il calcio è pur sempre un gioco: il più bello del mondo.