Nonostante ciò che si dice, il calciomercato del Genoa si è chiuso con la solita rivoluzione firmata Preziosi. Quasi quindici operazioni tra entrate e uscite, i rossoblu hanno fatto cassa con gli addii di Tomas Rincon e di Leonardo Pavoletti. Sono arrivati Beghetto, Morosini, Taarabt, Pinilla, Cataldi, Rubinho, Hiljemark e Palladino, ma questo dato ha poco a che fare con la nostra analisi che si concentra sui progetti del presidente Preziosi.

Preziosi dietro le quinte

Il numero uno del grifone ha reso pubbliche le sue intenzioni a fine mercato, promettendo di non metter più piede allo stadio fino al termine della stagione.

"A Genova c'è sempre la tragedia, ma io non sono uno che non reagisce. Quindi evito di venire allo stadio per non battibeccare con i tifosi". Il joker si aspetta che la squadra si tiri fuori dai bassifondi della classifica, il futuro però è già cominciato. A suo dire il mercato di gennaio è servito per piazzare tasselli importanti per la prossima stagione. Da Taarabt si aspetta molto, così come da Morosini che può essere l'ennesimo crack. Acquistare a cifre contenute e rivendere a prezzi più alti, le plusvalenze continueranno a ricoprire un ruolo fondamentale per il futuro della società. Enrico Preziosi non si è nascosto dietro ad un dito e continua a ripetere che senza i sacrifici della sua famiglia e senza il calciomercato, il club sarebbe già fallito.

Un'ipotesi da scongiurare, in vista anche di un 2018 che porterà delle riforme sempre più rigide per l'iscrizione al campionato.

E' chiaro quindi che il Genoa stia lavorando soprattutto in questa direzione, ovvero snellire i costi e avvicinarsi quanto più possibile all'autofinanziamento. Anche perchè il presidente più di così non può proprio fare e col passare degli anni comincia a sentirsi un po' stanco.

Lo ha detto lui stesso, ne prendiamo atto. Non si può negare, tuttavia, che queste stagioni anonime alla lunga rischino di smorzare l'entusiasmo di un popolo che c'è sempre e comunque. Si naviga a vista, con l'obiettivo di monetizzare e restare in Serie A. Proprio in quest'ottica la cessione di Simeone non sarà fantamercato, lo ha fatto capire Preziosi che ha comunque smentito l'ipotesi Milan. "Simeone? Lo vedrei bene alla Juventus o al Napoli", ha dichiarato a Radio Kiss Kiss.