Giancarlo Antognoni dalle colonne del Corriere Fiorentino è tornato a parlare in modo diretto e molto chiaro ai tifosi della Fiorentina. Inutile girarci attorno, le sue parole nei confronti dei supporters gigliati e dei Della Valle sono le più significative da analizzare:

"Le contestazioni? Non sono venuto qui per fare il parafulmine e non mi interessa diventarlo, anche se c’è qualcuno che lo pensa. Devo dire che ho trovato molto scetticismo. Troppo. Io penso che un Presidente con queste potenzialità sia difficile trovarlo in giro. Ai tifosi dico allora che farebbero bene a tenerselo stretto e non perché adesso sono qui.

I tifosi hanno il diritto di protestare, ma certi striscioni non mi sono piaciuti".

Insomma affermazioni molte nette quelle dell'Unico 10 Viola che ancora una volta ha sottolineato il suo punto di vista assolutamente negativo nei confronti dell'atteggiamento contestatorio di alcuni tifosi. I Della Valle secondo lui sono una Proprietà al di sopra delle potenzialità che una realtà come la Fiorentina può avere, e per questo secondo la sua opinione (e come ha ricordato anche la settimana scorsa alla festa di Radio Blu) i risultati sono mediamente superiori rispetto a quelli a cui può ambire la dimensione della Fiorentina. La Viola punta a vincere, ma Antognoni ricorda come nel calcio di oggi sia difficilissimo farlo se non si è in certe squadre da bacini d'utenza importanti ed infine sulla poca passione dei fratelli Della Valle ha ammesso che la presenza di Diego dovrebbe essere più costante rispetto a quella molto sporadica che c'è oggi, mentre Andrea è un tifosissimo viola, basta guardare quello che fa allo stadio durante le partite.

In tutto questo ovviamente Antognoni ha ammesso che Proprietà e Dirigenza abbiano fatto degli errori ma che nel complesso si sia sempre fatto il massimo.

Infine sul suo ruolo ha ricordato di essere un jolly, a disposizione anche di Corvino per consigli sul mercato, settore però dove operano il dirigente pugliese e Freitas in totale autonomia.

Ha ricordato come stesse bene nella sua posizione in Federazione, ma di come non abbia ovviamente saputo resistere al richiamo della Fiorentina. Infine qualche parola anche sul comparto tecnico: assoluzione per Sousa (ha ammesso però che il prossimo allenatore sarà italiano), che ha fatto bene secondo lui, il giovane della Primavera che più lo ha impressionato è senza dubbio il neo arrivato da Bari Castrovilli ed infine parole precise ed esplicite su Bernardeschi: ha tutto (personalità e qualità) per essere il numero 10 della Fiorentina e per rappresentarne il capitano. E poi gli ha dato un consiglio: "Resta ancora qui, perché puoi crescere molto nella Fiorentina".