Si salveranno solo Pjaca e Dybala. Mentre De Laurentiis, presidente del Napoli calcio, minaccia di far giocare la primavera, per protesta contro le decisioni arbitrali, Marotta e Paratici progettano la Juventus del futuro con solo ed esclusivamente ragazzi. Sì, quei ragazzi che saranno il futuro della vecchia Signora, targata Agnelli. Parametri zero, costo zero e valorizzare il settore giovanile, che sicuramente non è inferiore ai tanti talenti che ci sono nel mondo del calcio che sono costosissimi. Parola d'ordine della scuderia Agnelli, valorizzare il settore giovanile e soprattutto l'under 23, che sta dando soddisfazione alla dirigenza bianconera.
La Juve attuale ha l'obbligo di conquistare il triplete scudetto, Champions e Coppa Italia, ma ha soprattutto l'obbligo di lasciare una eredità da rispettare. Mentre le altre squadre come ad esempio l'Inter, cercano di attrarre a suon di milioni di euro giocatori blasonati alla corte di Suning, la Juve del futuro di Marotta sarà molto young. Mattiello, Rugani, Caldara dovranno portare in alto il nome della Juventus. Mattiello sembra già piacere a Massimiliano Allegri, che è già a disposizione del tecnico insieme a Mandragora. Un vero parterre di giovani, che non hanno nulla da invidiare ai grandi nomi. Poi ci sono Audero e Lirola. Fiore all'occhiello è Caligara, già "uomo" di spicco nella primavera della Juventus.
Tanti giovani, ma già con tanta esperienza, come Kean che ha già debuttato in Champions League. A questi si possono sommare i quelli di Bentancur e Orsolini, senza dimenticare che Dybala, dopotutto ancora non è così vecchio...e qualche cosa ancora a questi giovani potrebbe insegnarla, soprattutto in campo internazionale. A tutti questi potrebbe affiancarsi anche quel Verratti, sogno mancato in precedenza, ma che oggi forse qualche speranza in più il club di Torino la ha per poterlo agguantare.
È vero che in una recente intervista ha dichiarato di stare bene al Paris Saint Germain ma questo non significa nulla. Le sirene della Juve sono sempre lì a tentarlo, e chissà se questa volta sarà quella buona.