Il mercato, si sa, è una storia d’incastri. Se un tassello va a posto, se ne porta dietro altri in un meccanismo a catena che, secondo una vecchia regola delle trattative, dovrebbe far contenti tutti e, in alternativa, lasciare il cerino in mano a qualcuno, costretto a provare a cederlo nella sessione successiva. L’estate 2017 ovviamente non fa eccezione e allora, sebbene siamo solo all’inizio di un giro vorticoso di giocatori destinato come sempre a accelerare nella seconda parte di agosto, l’effetto domino sembra essere già partito, sulla direzione Milano-Genova-Torino, con la Fiorentina nei panni della dama delusa.

Lapadula, è addio al Milan

I nomi sono quelli di Gianluca Lapadula e di Giovanni Simeone, che sembrano destinati a cambiare maglia dopo appena una stagione con Milan e Genoa. Il centravanti torinese dovrà cedere la propria maglia numero 9 rossonera, difesa con i denti per una stagione come nello stile dell’ex pescarese, a causa del sovraffollamento del nuovo attacco di Montella ma, come dice qualcuno, anche dell’alzamento dell’asticella delle ambizioni del club. Non c’è più posto per il guerriero Lapa e neppure per il suo competitor Carlos Bacca, che al netto della pretattica di rito sarà costretto a fare i bagagli visti gli arrivi di André Silva e Fabio Borini e quello imminente di Kalinic. Attacco pieno, quindi, forse non ci sarà spazio neppure per Belotti e allora avanti con le offerte.

Per Lapadula aveva provato l’Atalanta che ha poi ripiegato su Luca Vido a margine delle operazioni che hanno portato a Milano Kessié e Conti, e pure il Torino. Ma l’assalto vincente è stato quello del Genoa. Il Grifone ha fatto l’offerta giusta e si prepara, come sempre, a diventare uno dei protagonisti del mercato, estivo o invernale che sia.

Dopo la clamorosa operazione della cessione di Pietro Pellegri e Anthony Salcedo all’Inter per 20 milioni + 40 di bonus, anche Giovanni Simeone è ai saluti, proprio per far posto a Lapadula e, ovviamente, fare cassa.

Sinisa chiama, Simeone risponde

Il Cholito, reduce da una buona stagione al debutto in Italia con 10 reti, pur condizionato dall’andamento altalenante della stagione del Genoa, inchiodatosi nel girone di ritorno, fa gola a tanti club, in Italia e all’estero, ma sembra voler proseguire la propria maturazione in Serie A: il Torino è nettamente in vantaggio rispetto alla Fiorentina, anche grazie alla liquidità in arrivo il 30 giugno dal Napoli (20 milioni per il riscatto di Maksimovic) e dalla Roma (11 da Bruno Peres).

Pure nella città del giglio (dove per il dopo Kalinic si potrebbe puntare su Nestorovski) stanno per arrivare milioni dalle cessioni, ma il progetto Toro sembra più convincente, complice anche l’amicizia “galeotta” tra il tecnico Sinisa Mihajlovic e l’ex compagno alla lazio Diego Simeone, che potrebbe dare l’avallo definitivo al passaggio del pargolo al Toro.

News Lazio

Se tutto questo coinciderà con l’addio di Andrea Belotti alla maglia del Toro è difficile da dire oggi, di certo le caratteristiche di Duvan Zapata o Diego Falcinelli, i primi attaccanti che erano stati accostati al Torino a inizio mercato, sembravano più compatibili con quelle del Gallo rispetto a Simeone, sebbene Mihajlovic voglia lavorare allo schema con due attaccanti.

Si vedrà, ma il giro di attaccanti non si ferma e coinvolge pure la Lazio: ritiratasi dalla corsa a Borini dopo aver appreso delle richieste d’ingaggio troppo elevate dell’ex romanista (2 milioni netti) i biancocelesti si sono subito consolati con il nazionale iraniano classe ’95 Sardar Azmoun, in arrivo dal Rostov, dove sarebbe andato in scadenza a giugno 2018. Sarà lui il nuovo vice Immobile al posto del partente Djordjevic, in vista del ritorno in Europa, parziale consolazione rispetto alla brutta notizia in arrivo dal fronte De Vrij: l’olandese sembra aver deciso di restare per un’altra stagione nella Capitale andando a scadenza nel giugno 2018. Uno scenario potenzialmente catastrofico per le casse di Lotito, che rischia l’effetto Keita-bis. Due bagni di sangue sui quali riflettere…