In giugno, in bene o in male, c'è sempre un temporale.

E’ vero, giugno è - calcisticamente parlando - per definizione un mese tranquillo. E’ vero, i big si muovono solo a luglio, se non ad agosto. E' vero, una squadra che vince lo scudetto da sei anni di fila non ha bisogno di grandi ritocchi.

Eppure c’è qualcosa di strano nell’inizio di questo Calciomercato estivo juventino, che pure era partito con ottimi auspici.

I giorni passano, i nomi si rincorrono, ma ancora nessuna notizia, né in entrata, né in uscita. Potremmo dire che, diversamente rispetto al recente passato, i dirigenti della Juventus, prima di portare a casa qualche volto nuovo, sono concentrati sui giocatori in uscita, per capire davvero chi partirà, per quanti milioni di euro e con chi potrà essere sostituito.

L’anno scorso, di questi tempi, Miralem Pjanic era già bianconero. I tifosi juventini mormorano.

Chi ha le valigie in mano e chi le sta preparando

Dani Alves sta per rescindere e accasarsi Manchester, sponda City, dopo la querelle della scorsa settimana. Le sirene inglesi del Chelsea su Alex Sandro sono sempre più insistenti (70 milioni l’ultima offerta dei Blues) e si ha il sentore che l’ex Porto possa davvero lasciare Torino. Bonucci, anche lui, sta seriamente pensando a un'esperienza all'estero. De Ceglie dopo 22 anni lascia la Juventus per provare una nuova avventura (States? Chissà). Neto probabilmente partirà.

Tanti, forse troppi, i nomi dei possibili arrivi

Dei tanti nomi accostati in queste settimane alla Vecchia Signora, solo alcuni sono davvero stuzzicanti: i soliti Bernardeschi e Douglas Costa, oltre alla new entry Marquinhos, candidato a ricevere l’eredità di Bonucci nel caso in cui il centrale dovesse partire per l’Inghilterra.

Gli altri giocatori seguiti lasciano sul viso dei tifosi quella strana espressione di perplessità mista a scarso interesse: De Sciglio, N’Zonzi, Szczesny. Il flebile interesse per Donnarumma è destinato a rimanere tale (Gigio, quasi certamente, rinnoverà con Milan).

Poi ci sono le piste interne, tutti quei giocatori juventini in giro per l’Italia che potrebbero anticipare l’arrivo a Torino a seguito di qualche cessione eccellente: Spinazzola, Caldara, Orsolini.

Dei tre, è il primo ad avere le chances migliori per tornare alla base, con Caldara parcheggiato ancora un anno a Bergamo e il giovane Orsolini arruolato in bianconero - probabilmente - soltanto per il ritiro. Bentancur potrebbe invece rimanere senza andare in prestito. Verratti e Iniesta apparentemente scomparsi dai radar.

Cosa bolle in pentola?

Insomma, tra possibili partenti, possibili arrivi e giovani che ancora non sanno quale colore di casacca indosseranno la prossima stagione, il mercato della Juventus stenta a decollare. Detto questo, sappiamo come Marotta sia bravissimo a lavorare sotto traccia, senza troppa pubblicità. D'altra parte l’affare Higuain insegna: mai avere troppa fretta e mai rischiare di trovarsi già sazi dopo gli antipasti.