Le ultime notizie sulla riforma pensioni, ad oggi, lunedì 19 giugno 2017, sono relative all'ipotesi di innalzamento dell'età minima per accedere alla pensione: dal 2019 si potrebbe passare dagli attuali 66 anni e 7 mesi ai 67 anni. Come riportato dal quotidiano 'L'eco di Bergamo', si tratta di un posticipo di ben cinque mesi rispetto alla soglia minima applicata oggi e 'giustificata' dall'aumento della speranza di vita: una notizia che, senz'altro, non è certo positiva considerando le già pesanti penalizzazioni introdotte con la Legge Fornero.
Pensioni, notizie oggi 19 giugno 2017: Di Michele, Inps 'Per l'Ape Sociale finestra in autunno'
Intanto, con l'inizio della prima settimana successiva alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei decreti riguardanti l'Ape Sociale e i precoci, ci attendiamo una vera e propria corsa, da parte di migliaia di lavoratori, verso la presentazione della domanda. A questo proposito, la direttrice generale dell'Inps, Gabriella Di Michele ha tenuto a precisare come siano disponibili 300 milioni di euro per l'Ape Sociale, un fondo che viene considerato sufficiente. 'Se lo risorse lo permetteranno - ha dichiarato in un'intervista pubblicata dal quotidiano 'Il Messaggero' - ci sarà una sorta di secondo appello, con una nuova scadenza per le domande tardive, prevista per il 30 novembre'.
Gabriella Di Michele ha parlato anche di Ape volontaria, dichiarando che non ci vorrà molto tempo per gli accordi quadro con banche ed assicurazioni: la direttrice dell'Inps ritiene che dopo l'estate possa essere pronta anche questa nuova misura pensionistica.
Ultime notizie riforma pensioni ad oggi 19 giugno 2017: Patriarca, consigliere Governo 'Ape non è pensione anticipata'
In un'intervista rilasciata a 'Il Corriere della Sera', Stefano Patriarca, uno dei consiglieri economici che hanno lavorato all'Ape Sociale, ha respinto le accuse mosse nei confronti del Governo in merito al bonus da 80 euro.
Il tecnico di Palazzo Chigi ha spiegato che l'Ape Sociale va considerato come un nuovo ammortizzatore sociale che va ad aiutare i lavoratori anziani in difficoltà e non rappresenta una forma di pensione anticipata. I soggetti beneficiari dell'Ape Sociale potranno avere anche il bonus da 80 euro previsto per i redditi lavorativi bassi: l'indennità annua percepita nei 3 anni che precedono la pensione potrà uguagliare o superare il reddito da pensione, in quanto l'indennità non prevede la tredicesima mensilità. Per rimanere aggiornati sulle ultime notizie relative al tema pensioni, potete cliccare sul tasto 'Segui', posizionato accanto alla firma dell'autore.