Manca poco e ci siamo!

Mancano pochi giorni alla firma del contratto biennale da 4 milioni annui, più bonus e rinnovo in caso di qualificazione Champions, ma si può dire già iniziata l'avventura interista di Luciano Spalletti. Il tecnico, dopo l'incontro a Milano con i Dirigenti Ausilio e Gardini, è volato a Nanchino per conoscere i vertici societari, e si è già detto entusiasta di essere l'allenatore dell'Inter e soddifatto dell'incontro con Zhang Jindong, definito da Spalletti, "persona carismatica e che sa quello che vuole. E' stato un incontro positivo" le prime dichiarazioni del mister toscano appena rientrato in Italia.

Il patron nerazzurro è pronto a sborsare 110 milioni sul mercato per allestire una squadra il più possibile competitiva e forte da mettere a disposizione del suo nuovo tecnico. Cifra alla quale si aggiungeranno i ricavi delle cessioni, non semplicissime, di Ranocchia, Brozovic, Murillo e Jovetic, giocatori che non rientrano nei piani del nuovo allenatore, e le cui partenze saranno importanti anche in ottica di fair play finanziario.

Mercato Inter: non solo cessioni

Il mercato dell'Inter però non sarà fatto soltanto di cessioni. Come accennato sopra il patron nerazzurro è pronto a sborsare un'ingente somma per rafforzare l'organico. La lista della speshttps://it.blastingnews.com/calcio/2017/06/inter-ecco-le-richieste-di-spalletti-a-zhang-001755287.htmla comprende svariati nomi: tra i più suggestivi Naingolan (che però ha dichiarato di non volersi muovere da Roma) e Bernardeschi, giovane fantasista della Fiorentina, con la quale ha disputato un ottimo campionato, nonchè ideale sostituto di Ivan Perisic.

Il primo grande obiettivo individuato da Spalletti e Sabatini è Kevin Strootman, 27enne centrocampista olandese fresco di rinnovo con la Roma, sul cui contratto però pende una clausola rescissoria da 45 milioni, cosa che alimenta le speranze dell'Inter. Il giocatore è ritenuto dalla dirigenza nerazzurra l'uomo giusto per dettare gioco e tempi alla manovra della squadra e per dare a Spalletti il leader di centrocampo che è venuto a mancare negli ultimi campionati.

L'ultimo campionato dell'Inter, chiuso al settimo posto con 59 punti, ha evidenziato le solite lacune di gioco e di carattere mostrate negli ultimi anni, oltre all'inadeguatezza della rosa, non da squadra di primissimo livello, e alla solita brutta abitudine di cambiare tecnico appena la situazione si fa critica.

Con Luciano Spalletti l'augurio è che si ponga fine alla girandola di allenatori degli ultimi 6 anni (post Triplete, per intenderci).