La crisi del sistema calcio in Serie C ha fatto anche quest'anno vittime eccellenti. Dopo il fallimento dell'US Latina (che rinasce col titolo sportivo del Fondi) e del Como (che non si è neppure affiliato alla FIGC dopo la paradossale vicenda legata alla cessione a Lady Essien), altri 3 club non hanno presentato ricorso dopo la bocciatura della Covisoc: Maceratese, Mantova e Messina. Ma se per la società di Macerata la rinuncia al ricorso e il conseguente fallimento erano un fatto ormai noto, le rinunce di due importanti decadute come Mantova e Messina scuotono ancor di più il sistema calcio e soprattutto questo format di 3 gironi da 20 squadre difeso a spada tratta dal presidente della Serie C Gabriele Gravina.

Ripensare il format

Ormai le differenze, soprattutto di disponibilità economica tra club di terza seria e di Serie B (non consideriamo neppure il confronto con la Serie A) è talmente elevato che una retrocessione dalla cadetteria rappresenta un vero e proprio disastro in termini economici. La soluzione invocata da più parti è quella di diminuire il numero di club partecipanti alla Serie C, portandolo a 36 o a 40. Tuttomercatoweb.com, in un approfondimento, parla di "scelta dolorosa per ripartire", evidenziando la necessità di ripensare il format della terza serie. Meno squadre significherebbe più soldi da dividere e costi di gestione più bassi, meno squadre inoltre renderebbe più semplice la vigilanza sui bilanci.

Insomma si può attendere che la 'selezione naturale' faccia il suo corso, cancellando ogni anno importanti realtà calcistiche, oppure si può intervenire cercando di creare un sistema virtuoso e autosostenibile. Probabilmente non si tornerà mai più agli anni Novanta con 36 squadre in Serie C1 e 72 in Serie C2 ma è indispensabile cristallizzare un sistema che funzioni e che duri a lungo.

Situazione ripescaggi

Almeno per quest'anno comunque, si procederà con i ripescaggi, con almeno 5 squadre da sostituire, sperando che non aumentino ancora e vengano accolti i ricorsi di Akragas e Modena (nessun problema per Arezzo, Fidelis Andria e Juve Stabia). Praticamente certe del ripescaggio Triestina e Rende mentre il Rieti sta valutando la possibilità (si cercano soci).

Anche il Varese potrebbe presentare domanda, a patto che il comune faccia la sua parte nell'ammodernamento dello stadio (servono 500mila euro). Non sembra convinta invece la Vis Pesaro a disputare un campionato di Serie C con una squadra non adeguata, da ricostruire in fretta e furia, mentre a sorpesa, a causa delle numerose defezioni, potrebbero rientrare nel discorso la Virtus Vecomp Verona e il Potenza. Annuncia guerra poi il Lumezzane che vuole la riammissione senza passare dal pagamento della tassa a fondo perduto di 250mila euro da allegare alla domanda di ripescaggio. Sul piede di guerra anche Vibonese e Forlì che, come il Lumezzane puntano alla riammissione.