Il 20 luglio finalmente terminerà questa lunghissima odissea delle iscrizioni alla prossima Serie C. Il Consiglio federale infatti si esprimerà sui ricorsi delle squadre inadempienti e accoglierà le domande di ripescaggio delle società che ne hanno diritto. Venerdì 14 luglio intanto, c'è stato l'ennesimo colpo di scena della terza Serie: le società di Mantova e Messina infatti, non hanno presentato ricorso alla bocciatura della Covisoc, rinunciando di fatto alla Serie C e spalancando le porte al fallimento. Le due società vanno ad aggiungersi all'US Latina (rinata col titolo del Fondi), al Como e alla Maceratese che aveva da tempo scelto la strada della rinuncia.
Ora toccherà ai sindaci rimettere insieme titolo sportivo, imprenditori e soprattutto soldi per chiedere al presidente Tavecchio l'iscrizione alla prossima Serie D, per cercare di rimanere almeno alla porte del professionismo.
Fuori Mantova e Messina
Per il Messina non è bastata la consulenza del noto legale bolognese Grassani. In riva allo stretto regnava anche un certo ottimismo ma poi ci si è dovuti arrendere davanti all'evidenza: troppe inadempienze e troppi soldi da reperire. Situazione simile a Mantova dove inspiegabilmente fino a poche ore prima della scadenza del ricorso, il presidente Marco De Sanctis continuava a predicare ottimismo e a rassicurare sull'iscrizione. Ma anche in questo caso, alla fine, ci si è arresi davanti all'entità dei debiti accumulati.
Il ricorso è stato regolarmente presentato invece da Modena, Akragas, Juve Stabia, Fidelis Andria e Arezzo. Per Juve Stabia, Fidelis Andria e Arezzo la bocciatura della Covisoc era relativa solo a dettagli e quindi non ci dovrebbero essere grossi dubbi sulla partecipazione alla prossima Serie C.
Akragas e Modena: ricorso all'ultimo secondo
Invece Akragas e Modena sono state sulla graticola per moltissimo tempo. Soprattutto per i siciliani la situazione appariva disperata fino al giorno prima con il patron Marcello Giavarini che aveva annunciato il suo disimpegno dal club agrigentino. Ma poi, 3 minuti prima della scadenza dei termini è stato proprio lui, come al solito, a mettere mano al portafogli e regalare un'altra stagione nel calcio professionistico alla città di Agrigento.
Anche a Modena i tifosi sono rimasti col fiato sospeso fino all'ultimo. E anche qui, a permettere al Modena di 'esserci', è stato lo sforzo economico del patron Caliendo che in extremis è riuscito a risolvere tutte le pendenze con fisco e Covisoc. Ora ai due club non resta che attendere il 20 Luglio, quando arriverà l'ultimo, inappellabile parere del Consiglio Federale.
Intanto a scalpitare per uno dei 5 posti rimasti vacanti in Serie C sono in molti. Praticamente certe del ripescaggio Triestina e Rende ma sperano anche Lumezzane, Rieti, Varese e Vis Pesaro.