Ci sono tante chiavi di lettura attraverso cui si possono fare delle analisi sull'attuale mercato dell'Inter. Si può parlare di una certa delusione per il mancato arrivo, fino ad ora, di quel top-player che avrebbe infiammato l'entusiasmo della tifoseria e avrebbe accontentato il gruppo Suning, desideroso di vedere in maglia nerazzurra un grande nome conosciuto fino in Asia, in modo tale da rendere ancor più rivendibile il brand del club sui mercati orientali.

Fino ad oggi non è arrivato, ma non per questo si può negare che siano stati piazzati dei buoni colpi che hanno soddisfatto Luciano Spalletti, o che non ci si trovi di fronte ad una squadra che sta vivendo un pre-campionato importante, e che sta confezionando un importante "pacco regalo" pieno d'ottimismo per il futuro.

L'Inter ha indubbiamente bisogno di un ambiente positivo, perché dopo sette anni c'è l'esigenza di invertire la rotta e tornare a farsi valere. E qualcosa, soprattutto nel mercato, è cambiato.

Le novità

Il club ha ormai una solidità economica importante, e non c'è nessuno che possa permettersi di approcciarsi al sodalizio nerazzurro senza fare un'offerta congrua al valore dei singoli giocatori. Avere un'importante holding cinese alle spalle, ha messo la parola fine a quella fase storica in cui si era costretti a cedere i pezzi migliori in nome del bilancio. Sembrava, ad esempio, potesse verificarsi a giugno una situazione simile per Perisic, che veniva ritenuto un sacrificio necessario per rimettere a posto i conti in base al Fair Play Finanziario.

Nessuno però ha bussato alla porta con 55 milioni di euro, e nessuno se lo è portato a casa. I calciatori non verranno più svenduti, perché questa Inter prova a comprare quei giocatori considerati funzionali al progetto, e contemporaneamente non vende i suoi elementi sotto costo.

Neanche i calciatori in esubero vengono svenduti, perché la società nerazzurra ha la forza economica per poterselo permettere.

Il Siviglia, ad esempio, credeva di potersi assicurare Jovetic alle proprie condizioni, ma il mancato sfruttamento del'opzione di riscatto del prestito non ha portato l'Inter a cedere di un centesimo rispetto alle pretese iniziali. Per Joao Mario, invece, sarebbero stati richiesti cinquanta milioni al Psg.

Non convocati

A proposito di calciatori che non rientrano più nei piani del club, risultano piuttosto eloquenti le mancate convocazioni per il match con il Villarreal di Santon, Medel e Biabiany.

In attesa di capire quale sarà il destino dell'italiano, per gli altri due stanno per aprirsi le porte verso nuove avventure: il cileno potrebbe presto accasarsi al Besiktas, mentre il francese viaggia verso Praga, direzione Sparta.