Sabato sera è finalmente ripreso il campionato di Serie A e con la tanto attesa e voluta moviola in campo (Video Assistant Referee in linguaggio tecnico). Il primo utilizzo si è verificato nella partita inaugurale Juventus-Cagliari con un rigore giustamente assegnato agli isolani dall'arbitro Maresca di Napoli dopo il consulto al video. Per gli opinionisti è stata una vera e propria manna dal cielo, "la tecnologia risolve tutti i nostri problemi" "una svolta epocale nel nostro calcio" è stato detto più e più volte, ma in realtà ci si è scordati un importante dettaglio: la Var è attualmente in sperimentazione!
E infatti l'errore era dietro l'angolo. A farne le spese è stato il Torino del povero Mihajlovic e del gallo Bellotti. La situazione è abbastanza intricata, cerchiamo di spiegarla: sul risultato di 1-1 Belotti, in posizione di fuorigioco riceve il pallone e scarica per un compagno che segna, prima che ciò accada l'arbitro Massa ha già però fermato il gioco. Il punto è che il passaggio a Belotti non è effettuato da un suo compagno, ma bensì da un giocatore del Bologna, di conseguenza la posizione di fuorigioco non sarebbe punibile e la rete sarebbe stata valida.
Rivedendo le immagini gli arbitri si accorgono dell'errore, ma il danno è già stato fatto! Essendo stato fischiato il fuorigioco non si può parlare di gol annullato e quindi la Var non può intervenire (non viene fatto il simbolo della televisione in questo caso) tra la rabbia dei giocatori granata.
La scena è un misto tra il comico e la tragedia, con l'arbitro, accerchiato dai giocatori che protestano, che cerca di ascoltare quello che gli viene detto via auricolare, mentre in panchina Mihajlovic ride ironicamente per trattenere gli insulti. Come se non bastasse ci sono anche problemi al sistema e il quarto uomo è costretto ad utilizzare un walkie-talkie per far giungere le informazioni.
Alla fine, dopo 3 minuti di show, il gioco riprende con la rimessa da parte dell'arbitro (scodellamento in gergo comune). L'allenatore del Torino a fine gara dichiarerà molto stizzito: "Rosetti (il responsabile del progetto) deve insegnare ad utilizzare la Var agli arbitri invece di cercare di spiegarla a noi"
Purtroppo la Var resta sempre uno strumento tecnologico in mano ad arbitri umani e quindi non infallibili; gli errori ci saranno ancora in questa fase di prova e rodaggio, con la speranza che si arrivi al giusto utilizzo!