L'Inter ha fatto suo il derby. Lo ha fatto nel modo in cui ogni tifoso sogna: al 90'. L'inizio della ripresa ha regalato qualche paura ai sostenitori nerazzurri, ma in fondo c'era la consapevolezza che la squadra di Spalletti sa resistere alle difficoltà. Lo ha fatto quando il Milan sembrava averne di più e spingeva sull'acceleratore. I nerazzurri, però, hanno dimostrato di avere nervi saldi e capacità di soffrire. Hanno piazzato il colpo del ko con una firma d'autore, quella di Mauro Icardi. I dissapori tra il capitano e la tifoseria sembrano essere finiti nel dimenticatoio, ma la tripletta messa a segno dell'argentino apre scenari ipotetici che potrebbero non far stare con i sonni tranquilli i dirigenti e la tifoseria nerazzurra.
Inter: quella clausola maledetta
L'Inter è a conoscenza del fatto che Icardi sia destinato a rappresentare l'uomo simbolo della rinascita nerazzurra.
Un volere che sembra essere comune, dato che il diretto interessato non perde occasione per sottolineare il legame con la casacca nerazzurra. Ci sono però le parole e poi i contratti. La tripletta nel derby ha fatto accendere gli occhi degli osservatori internazionali sul calciatore che, ad oggi, se solo volesse potrebbe andar via a condizioni vantaggiose considerate le cifre che girano per altri calciatori. Allo stato attuale, infatti, un grande club potrebbe presentarsi dall'Inter e averlo a fine stagione pagando la clausola da poco più di 110 milioni che lo libererebbe dal vincolo con il club nerazzurro. Non esattamente una cifra insormontabile per club come Real Madrid e Barcellona, che potrebbero non restare insensibili ad un calciatore di ventiquattro anni che fa gol a grappoli e risulta decisivo in partite ad alto tasso di tensione come i derby di Milano.
Ultime Inter: la strategia
L'Inter conosce bene questo rischio e non intende correrlo a lungo. Icardi ha firmato il rinnovo del contratto soltanto un anno fa, ma la società è pronta a sedersi nuovamente attorno ad un tavolo con Wanda Nara, moglie e procuratrice del calciatore. Ance alzare lo stipendio del calciatore potrebbe non costituire un problema, tenuto conto che perderlo potrebbe essere un danno tecnico ben superiore al dispendio per pagargli un ingaggio da top player di livello europeo. La sensazione è che si possa raggiungere un'intesa che porti all'innalzamento della clausola o addirittura alla rimozione. Fino a quando però non arriveranno le firme non si potrà dire nulla.