Siamo all'assurdo! Non bastava una clamorosa esclusione della Nazionale italiana di calcio dai mondiali di Russia 2018, a distanza di 59 anni dall'unica eliminazione, quella volta per mano dell'Irlanda del Nord, che non ci permise di partecipare ai mondiale in Svezia; una eliminazione, proprio contro gli svedesi, che ha portato al punto più basso del movimento calcistico italiano, dopo le ultime due partecipazioni alla competizione iridata per nulla entusiasmanti. Dopo questa delusione, i tifosi si aggrappano a qualsiasi cosa per sperare un remoto, se non quasi impossibile, ripescaggio: c'è, appunto, una flebile possibilità che l'Italia partecipi ai prossimo mondiali, in programma in Russia a giugno 2018.

Articolo 7 del Regolamento Ufficiale della FIFA

L'articolo 7 del Regolamento Ufficiale della Fifa, in merito al Mondiale 2018, cita così: "If any association withdraws or is excluded from the competition, the FIFA Organising Committee shall decide on the matter at its sole discretion and take whatever action is deemed necessary. The FIFA Organising Committee may in particular decide to replace the association in question with another association". In sintesi: se una nazionale viene esclusa o si auto esclude dalla competizione mondiale, la FIFA, in quanto associazione organizzatrice, ha pieno diritto a prendere, a sua discrezione, qualsiasi azione necessaria. In particolare, la FIFA ha la possibilità di decidere quale nazionale dovrà prendere il posto dell'eventuale compagine esclusa.

In quali casi si attua l'articolo 7 del Regolamento Ufficiale della FIFA

Naturalmente, i casi in cui viene attuato il sopra citato articolo 7 possono essere svariati, seppur poco probabili. Un motivo potrebbe essere, ad esempio, un illecito grave effettuato da una delle nazionali partecipanti: qualificazione ottenuta in maniera non regolare.

E' normale che questo caso debba essere, eventualmente, dimostrato e analizzato in tempi brevissimi e in maniera approfondita (siamo a meno di un mese dal sorteggio e a pochi mesi dall'inizio della manifestazione). Un altro caso potrebbe essere l'auto esclusione di una delle nazionali partecipanti per cause extra calcistiche come, ad esempio, lo scoppio di un conflitto bellico.

Il precedente di Svezia '92

E questo è il caso avvenuto durante gli Europei del 1992 giocati in Svezia (gli svedesi sono sempre coinvolti): nel gruppo 4 di qualificazione l'allora fortissima Jugoslavia arrivò prima con 14 punti precedendo di un punto la Danimarca di Schmeichel e dei fratelli Laudrup, qualificandosi agli Europei che si sarebbero svolti in Svezia in giugno. A qualche mese dall'inizio del campionato europeo però, scoppiò il conflitto bellico che porterà alla disgregazione del paese dei Balcani con conseguente squalifica della nazionale dalle competizione calcistiche internazionali. A quel punto, la UEFA decise di ripescare i danesi che andranno a vincere, incredibilmente, la competizione, sovvertendo tutti i pronostici.

Più che sperare nelle squalifiche altrui l'obiettivo sarà ripartire

E' naturale che nessun tifoso italiano possa, seriamente, sperare nello scoppio di una guerra in uno dei paesi che ha visto qualificare la propria nazionale ai mondiali del 2018. Anche se, purtroppo, i presupposti (seppur remoti) potrebbero esserci in alcuni stati: basti pensare alla situazione catalana in Spagna oppure ai contrasti pericolosi tra Arabia Saudita e Iran. Per non parlare della Corea del Nord e dei progetti, per niente pacifici, del suo leader Kim Jong Un.

Sperando che non si verifichino casi di guerra, l'obiettivo dell'Italia e della FIGC dovrà essere quello di ricostruire un movimento calcistico che ci porti ai prossimi europei, facendo affidamento sui giovani promettenti che saranno le colonne portanti della nuova nazionale, con la speranza che possano ripercorrere le orme dei campioni del recente passato.

Ogni italiano, più che sperare nelle disgrazie altrui, si deve auspicare di rivedere in campo i "fratelli minori" dei vari Totti, Del Piero, Nesta, Cannavaro, Buffon che, a sua volta, furono i "figli" degli storici Zoff, Cabrini, Scirea, Rossi.