Il vertice della Federcalcio dopo la disastrosa doppia sfida con la Svezia che ha lasciato la Nazionale fuori dai Mondiali di Russia 2018 è finito. Cambierà molto, ma la rivoluzione chiesta a gran voce dagli italiani e da parte dei piani alti del calcio italiano non arriverà: Carlo Tavecchio resta presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio e della Lega Serie A.

Il fallimento è assoluto, ma Tavecchio resta

Il progetto iniziato l'11 agosto del 2014 quando Tavecchio venne eletto presidente della Figc, dopo le dimissioni di Giancarlo Abete, si è rivelato uno dei più tragici di sempre: l'assenza degli Azzurri al Mondiale lascerà gravi ferite al paese e al mondo del calcio che non sarà facile risanare.

Ripartire raccogliendo i cocci di quello che è rimasto è la strada scelta dalla Federazione: Tavecchio non intende dimettersi dalla sua carica e continuerà ad essere lui il responsabile della nazionale e del calcio nel nostro paese. Negli scorsi giorni le sue dimissioni e quelle del ct, da lui scelto per sostituire Antonio Conte, erano state chieste a gran voce da stampa e politica, ma Tavecchio ha scelto di tenere la poltrona: sottoporrà al prossimo Consiglio federale delle proposte sul futuro del calcio italiano che dovranno essere vagliate dai consiglieri.

Ufficiale: esonerato Ventura

Arriva invece l'ufficialità dell'esonero di Gian Piero Ventura: con un comunicato della Figc, Tavecchio ha ratificato questa decisione.

La posizione del ct è stato il primo punto all'ordine del giorno discusso in commissione e da oggi non è più il Commissario Tecnico della nazionale italiana di calcio. Ventura ha deciso di non dimettersi di sua volontà e aspettando l'esonero continuerà a percepire lo stipendio dalla Federazione fino a giugno 2018, per una cifra totale di circa 700.000 euro all'anno.

Con l'esonero, quindi, l'ormai ex ct degli Azzurri è stato indicato come il principale responsabile della clamorosa disfatta e del conseguente fallimento del calcio italiano.

Ancelotti o Ranieri per ripartire

La Federazione ha già iniziato a discutere su chi potrebbe prendere il fardello della panchina azzurra per arrivare agli Europei del 2020 con un nuovo slancio: il nome più caldo è quello di Carlo Ancelotti, esonerato a fine settembre dal Bayern Monaco, convince un po' tutti e sarebbero già stati avviati i primi contatti per provare a raggiungere un accordo con l'ex allenatore di Milan e Real Madrid 3 volte campione d'Europa.

Ancelotti convince un po' tutti, ma il suo l'ingaggio è elevato e si dovrà capire quale sarà l'entità delle sue richieste. L'alternativa è Claudio Ranieri, che nel 2016 è arrivato a vincere la Premier League con gli underdogs del Leicester City. Si pensa anche a Paolo Maldini in un ruolo da dirigente, ma difficile capire ora quale sarà il suo ruolo nello specifico.