Azeglio Vicini è morto oggi all'età di 84 anni. L'ex allenatore della Nazionale è sempre stato un personaggio pubblico molto amato dagli appassionati di calcio. La sua figura trasmetteva serenità, pacatezza, affidabilità. Nessuno gli ha mai rinfacciato la responsabilità per quell'uscita anticipata dal Mondiale che si giocava proprio qui in Italia e su cui tutti abbiamo nutrito il massimo delle aspettative. Il sogno delle "notti magiche" cantate con il celebre successo di Gianna Nannini ed Edoardo Bennato è comunque diventato realtà anche senza riuscire a conquistare l'ambito trofeo.
Nel panorama calcistico rammentare Italia '90 significa in modo universalmente condiviso ricordare un momento assolutamente positivo per il calcio di casa nostra.
I nomi illustri nella Nazionale di Italia '90
La Nazionale di Italia '90 poteva contare sul contributo di campioni che sono passati alla storia del calcio. Molti di loro adesso sono allenatori famosi e hanno guidato le più importanti squadre di Serie A. Tutti i reparti della formazione vantavano stelle di caratura mondiale in tutti i sensi. In difesa c'erano Paolo Maldini, Ciro Ferrara, Pietro Vierchowod e il libero Franco Baresi. A centrocampo possiamo ricordare Carlo Ancelotti e Roberto Donadoni, entrambi diventati poi commissari tecnici di club di primissima fascia.
All'attacco Azeglio vicini poteva contare su nomi del calibro di Gianluca Vialli e Roberto Mancini.
Nell'elenco è stato lasciato volutamente a parte il portierone Walter Zenga. Il numero uno della Nazionale di calcio italiana si porta dietro anche un ricordo non proprio positivo, ovvero l'uscita infelice nella partita contro l'Argentina che ci costò carissima portandoci poi all'eliminazione dal torneo.
Vicini non ha mai scaricato la colpa su Zenga, derubricando l'errore a singolo episodio da considerare nell'insieme di tutte le altre partite dove il nostro portiere si era distinto positivamente.
Totò Schillaci
Un capitolo a parte nella storia di Azeglio Vicini lo merita anche il bomber dell'intera manifestazione mondiale del 1990: Totò Schillaci.
Se avessimo dovuto prevedere chi sarebbe stato a portarci in alto, sicuramente prima dell'inizio della fase a gironi non avremmo scommesso un centesimo su Schillaci. Era un giocatore molto forte, ma in rosa erano presenti altri colleghi più famosi. Azeglio Vicini ebbe il coraggio di mandarlo in campo e Totò ricambiò la fiducia segnando e facendo sognare tutta Italia.
La reazione
La dichiarazione più attesa era proprio quella di Totò Schillaci. Infatti le parole del cannoniere azzurro non si sono fatte attendere. Addirittura Schillaci, tristissimo per la notizia, ha detto alla stampa di aver perso una persona estremamente cara. Totò ha riconosciuto ad Azeglio Vicini l'80% del proprio successo. Oltre al bomber hanno espresso il proprio cordoglio tutti i nomi più importanti del calcio italiano.