Durante il week end calcistico appena concluso shade – che non ha mai fatto mistero della sua fede juventina – ha fatto un tweet per commentare, in maniera sarcastica ma decisamente pacata, alcune frasi diffuse on line dal noto giornalista sportivo Enrico Varriale.

La reazione dei tifosi del Napoli contro Shade

Il tweet non è piaciuto a molti Tifosi della squadra partenopea, che hanno replicato con commenti spesso e volentieri pesanti e denigratori nei confronti del rapper e doppiatore torinese. Quest'ultimo nella giornata di oggi ha sentito quindi il bisogno di replicare per puntualizzare il suo punto di vsta sulla situazione.

La replica di Shade

Nel primo pomeriggio l'autore di 'Bene ma non benissimo' ha replicato tramite una lunga serie di Instagram Stories, caricate sulla sua pagina ufficiale, alle accuse dei suoi detrattori, queste le sue parole:

'Come sapete tutti sono juvenitno, però mi piacciono tante altre squadre.

Mi piace l'Atalanta, mi piace il Sassuolo, mi piace la Lazio, seguo un po' tutto il calcio, inclusi i campionati esteri, e ogni tanto mi permetto di dire le mia. Ovviamente questo va fatto con il massimo dell'educazione e del rispetto, senza stare ad insultare i tifosi delle altre squadre, anche quando la mia squadra perde.

Perché per esempio con la Lazio le abbiamo prese, e in quel caso stai zitto e subisci.

Il discorso generale che voglio farvi è di smetterla di trovare sempre ogni santa volta dei complottisimi che non esistono, perché se lo facessi anche io nel mondo della musica non la finiremmo più. [..]

Detto questo, ieri sera mi sono premesso di chiedere al signor Varriale, che dovrebbe essere un telecronista sportivo ma non è poi così sportivo, come mai sabato sera twittasse ogni venti secondi per decisioni giuste dell'arbitro riguardo la Juve, mentre riguardo al Napoli non ha detto nulla.

Ovviamente il signor Varriale non ha risposto, nonostante io abbia fatto più di mille like sul tweet.

Un nutrito gruppo di tifosi napoletani però ha preso questo fatto come un attacco personale, dicendomi che faccio musica di me**a, e altri insulti in dialetto che non riesco tutt'ora a tradurre.

Secondo me è sbagliato [..] anche perché ragazzi, il calcio è uno sport, non è la guerra, non è la priorità unica della vostra vita. Poi io me ne frego e non sto qui a denunciare qualcuno, però c'è chi lo fa. In conclusione, quello che voglio dirvi è 'vivetevela meglio'.