In serie C, come era nelle previsioni, nelle ultime ore c'è stata qualche schiarita sul fronte degli adempimenti previsti per le scadenza degli stipendi di ottobre e novembre.

Akragas e Vicenza hanno pagato gli stipendi

In casa Akragas, come viene riportato dalla redazione di agrigentosport.com, il club ha pagato nei termini gli stipendi ai calciatori ed, inoltre, potrebbero arrivare a breve due rinforzi per la rosa del tecnico Di Napoli, a conferma della volontà da parte della società, di voler tentare tutte le strade per ottenere una salvezza che, al momento, sembra disperata.

Anche da Vicenza, alla vigilia della gara contro il Fano, arriva la conferma che sono stati pagati gli stipendi, tramite l'esecuzione della fidejussione presentata dal club in Lega all'inizio del campionato. Rimane inalterata la situazione delle altre due mensilità non corrisposte dal club biancorosso, per i mesi di settembre e ottobre, per le quali saranno applicati 4 punti di penalizzazione. In questo senso è meritoria l'opera ed il lavoro svolti dal curatore fallimentare Nerio De Bortoli che cerca in tutti i modi di evitare altri punti di penalizzazione. Intanto, altro fatto positivo, si parla anche di calcio giocato e proprio il tecnico Zanini si è soffermato sulla gara contro il Fano richiamando i suoi calciatori alla massima concentrazione e, nel contempo, rivolgendo un appello all'imprenditoria locale per stare al fianco del club.

Situazione che si fa sempre più precaria ad Arezzo, dove il presidente del club Marco Matteoni, ha annunciato, dalla sua pagina Facebook, di aver perso ogni speranza, dopo il fallimento della trattativa per la cessione di una quota azionaria ad un fondo inglese. 'Ho lottato fino alle 11.44 ma sono costretto a mollare, il fondo londinese che aveva compromesso le quote ha rescisso il contratto' questo il suo sfogo ed ancora 'la voragine era ed è troppo ampia per farvi fronte da soli'.

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli che, come riportato dalla redazione di amarantomagazine, ha parlato di beffa da parte del presidente Matteoni che aveva promesso di pagare gli stipendi ed invece il club si ritrova con lo spettro del fallimento dietro l'angolo.

Arezzo, i calciatori minacciano lo sciopero

A ciò aggiungasi il comunicato che il capitano della squadra Davide Moscardelli ha letto oggi 17 febbraio, nel corso di una conferenza stampa, prima dell'allenamento odierno. Dure le parole pronunciate dal calciatore a nome di tutti i tesserati, Il 16 febbraio - ha dichiarato - doveva cessare l'emergenza e occorreva garantire il pagamento degli stipendi a tutti i dipendenti dell'Arezzo, invece è diventato il giorno della fine del carnevale, le maschere sono cadute ed i carri si sono fermati'. Dopo l'accusa rivolta agli attuali dirigenti, Moscardelli ha invitato le istituzioni a farsi carico del problema per evitare un altro caso Modena, 'noi domenica scenderemo in campo, andando allo stadio con le nostre macchine, per rispetto per la città e la tifoseria, ma non possiamo garantire che ciò avverrà anche nelle nostre gare'.

E' un ultimatum quello che il calciatore lancia a tutte le componenti cittadine e sportive locali, in quanto in assenza di garanzie concrete la squadra sarà costretta a scioperare.

Insomma, sembra di rivivere le stesse situazioni di Modena, prima, e Vicenza, poi, con tutte le angosce e le paure per un'altra gloriosa società che potrebbe dire addio alla sua storia. E' una Serie C a dir poco catastrofica quella dell'odierna stagione, dove, ogni giorno sembra affacciarsi il pericolo della sparizione di un club ed è per questo che, con amara ironia, sembra di moda parafrasare il detto che 'un fallimento al giorno...toglie un club di torno'.