La situazione non è drammatica come qualcuno la descrive. O meglio non lo è sotto il profilo strettamente societario, potrebbe esserlo sotto quello sportivo. Il Milan, come già sottolineato, non corre il rischio di fallire. Oggi il brand rossonero, seppur impolverato da anni di delusioni, continua da avere un grande valore a livello internazionale e all'interno della rosa ci sono diversi giocatori giovani che potrebbero davvero essere una risorsa importante sotto il profilo finanziario.

La brutta notizia è che alcuni giornali, come ad esempio Il Sole 24 Ore, parlano di un debito di quasi 600 milioni.

Il tempo stringe e i problemi che hanno portato una società che fa capo a Li al fallimento non aiutano ad avere credibilità di fronte a potenziali enti creditizi che consentirebbero una rinegoziazione delle pendenze con termini ampiamente sostenibili per le casse del club.

Il tutto, in termini strettamente interessati per i tifosi, si traduce in un prossimo mercato che, a queste condizioni, sarà tutt'altro che ambizioso o quantomeno bisognerà ingegnarsi per vendere a peso d'oro e spendere molto meno in modo da creare margine da iniettare nelle casse.

Ultime notizie: i sacrificati

L'attuale Milan ha bisogno di serenità. Non è esattamente quella che regala Mino Raiola ogni qualvolta parla e proprio in quest'ottica diventa sempre più evidente la volontà di cedere Donnarumma.

L'arrivo di Pepe Reina è il dato più evidente che legittima quest'ipotesi. Perchè il portiere spagnolo lascerebbe Napoli, la possibilità di giocare in Champions League e la piazza dove è idolo per raggiungere Milano? Probabilmente sa che farà il titolare. Arriva a parametro zero, mentre Donnarumma se ne andrebbe a 50-60-70 milioni e si porterebbe dietro il suo robustissimo stipendio.

Il guadagno economico sarebbe evidente e, fino ad ora, le prestazioni del giovane portiere italiano non sono state certo da top player.

Addii a sorpresa?

Difficile che cambi la linea difensiva titolare con uno tra Conti e Calabria a destra, Romagnoli e Bonucci al centro e Rodriguez. Andrà via probabilmente Musacchio e arriverà Marcano a parametro zero come prima alternativa tra i centrali, generando un altro guadagno.

Intoccabili i vari Kessie, Bonaventura, Biglia, Calhanoglou, Suso così come Cutrone. Chi può andare via se pagato ben oltre i 30 milioni è Andrè Silva, al suo posto potrebbe arrivare un altro parametro zero. Non Balotelli, assistito da Raiola e, com'è noto, inviso alla dirigenza.