Raiola ha sferrato un ennesimo attacco, questa volta alla Nazionale Maggiore dell'Italia, in attesa delle due amichevoli contro Argentina ed Inghilterra, per la non convocazione di Mario Balotelli, attuale punta del Nizza in scadenza del contratto, da parte del Commissario Tecnico ad interim Gigi Di Biagio: "Abbiamo una selezione che fa schifo, piena di gente scarsa", ha affermato l'italo-olandese. "Siamo dispiaciuti per la mancata convocazione di Balotelli e per le motivazioni che ha dato Di Biagio".

Due giorni fa, l'ex Ct Under-21 ha commentato sull'assenza dell'ex numero 45 rossonero con queste parole: "Credo di averlo spiegato in modo chiaro anche l'ultima volta: i numeri ed i gol sono importanti per gli attaccanti, ma vanno conditi da prestazioni fatte in un certo modo.

Ho guardato, ho valutato ed ho deciso, pensando per il mio bene e quello della squadra. Di certo non ci sarà mai una chiusura totale. Continuerò a seguirlo".

Altre parole hanno riguardato Gianluigi Donnarumma, lanciando una frecciatina a Buffon: "Mi stupisce vederlo ancora in Nazionale, ormai abbiamo capito che resterà fino agli Europei, rispetto il portiere della Juve ma volevo Donnarumma in porta". E su Reina: "Spero che sia titolare nel Milan 2018/2019".

Raiola e le sue polemiche: da Ibrahimović a Pogba, passando per Donnarumma

Carmine Raiola (detto Mino) è da anni il procuratore più discusso nel mondo del calcio internazionale sia per le trattative coi vari assistiti che per le sue polemiche verso tutto e tutti, come la cessione di Ibra al Paris Saint-Germain, quella di Pogba al Manchester United ed il rinnovo di Donnarumma coi rossoneri a luglio 2017.

Per quanto riguarda lo svedese classe 1981, l'italo-olandese ha spiegato un retroscena secondo il quale il 50enne, invitato a cena assieme al giocatore dall'allora amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, quest'ultimo ha chiesto all'assistito se voleva essere ceduto (con tanto di "no" da parte dell'ex 11 rossonero).

A quel punto il procuratore ha rifiutato di brindare poichè sapeva del bilancio negativo del club e con la sua cessione, assieme a quella del difensore centrale Thiago Silva, il budget si fosse ristabilito. Ha poi concluso che, al momento del passaggio al club parigino, non parlò più con Galliani per 18 mesi.

Uno degli affari più costosi del mondo calcistico moderno fu quello risalente al 2016 tra la Juventus ed il Manchester United per l'acquisto di Paul Labile Pogba da parte degli inglesi per una cifra di 105 milioni di Euro (con commissione di 27 milioni all'agente, tale da far avviare un'inchiesta da parte della UEFA): "Parlavamo col Manchester da due anni.

Era nel suo cuore, forse il Real Madrid, sarebbe stata un'opzione più semplice, ma lui ha scelto la sfida più grande. Non sta facendo benissimo, ma dominerà per i prossimi 10 anni. Per il suo ritorno dovrebbero nominarmi Sir".

L'ultimo caso è diventato un vero e proprio tormentone della passata estate, ovvero quello del rinnovo di Donnarumma fino al 2021. L'agente, dopo innumerevoli incontri con la dirigenza (coinvolgendo anche la famiglia del numero 99 rossonero), ha deciso di non rinnovare il contratto.

Dopo circa un mese (luglio 2017) è arrivato il fatidico annuncio, quello della firma dell'allora 18enne del rinnovo contrattuale fino al 2021 con un ingaggio pari a 6 milioni (più uno al fratello Antonio, prelevato dall'Asteras Tripolis) e con una clausola rescissoria di 70 milioni (rivelata poi inesistente).

Nel dicembre dello stesso anno, Raiola ha richiesto l'annullamento del contratto poichè il portiere "ha subìto delle forti pressioni psicologiche al momento della firma", al fine di riavere lo status di parametro zero a giugno 2018. Si vedrà in questa estate cosa succederà tra Raiola e Gigio, classifica finale di Serie A permettendo.