Sarà Carlo Ancelotti il successore di Gian Piero Ventura sulla panchina della Nazionale, dove siederà un ct tra i più quotati in assoluto per palmares ed esperienza: il plurititolato Mister giramondo, secondo le ultime indiscrezioni filtrate dagli ambienti vicini alla Federazione, potrebbe debuttare in divisa azzurra già dal prossimo mese. L'occasione giusta per presentare al pubblico il nuovo tecnico dell'Italia di calcio sarà molto probabilmente l'amichevole del 28/5 con l'Arabia Saudita, da disputare sul campo di San Gallo in Svizzera, test al quale seguiranno i due importanti incontri con la Francia a Nizza e contro l'Olanda (davanti al pubblico amico) a Torino.

Milan, Juventus, Chelsea, Bayern, PSG e Real Madrid i club più blasonati alla cui guida Ancelotti ha sempre ottenuto risultati di assoluto prestigio, mettendo nel carniere anno dopo anno importanti affermazioni sia in campionato che nelle coppe europee.

Ancelotti nuovo ct della Nazionale italiana

Il passaggio al timone della Nazionale italiana non era per nulla scontato, anzi negli ultimi mesi il favorito sembrava Roberto Mancini, unico candidato apertamente disponibile a “sposare” in pieno la filosofia azzurra senza titubanze né particolari richieste a livello di ingaggio, diversamente dal diretto concorrente i cui compensi risultavano insostenibili con gli standard della FIGC. Se nessun ostacolo da qui a maggio si presenterà sulla strada che porterebbe alla firma del contratto da parte del tecnico (oggi 58enne) di Reggiolo, nello staff del ct entrerà anche Andrea Pirlo, uomo di fiducia del Mister dai tempi della felice esperienza sulla panchina rossonera pronto a cimentarsi con un ruolo inedito alle dipendenze della Federazione Italiana Gioco Calcio.

Ancelotti in Nazionale: trovato accordo con la FIGC

Scontato, invece, l'addio di Gigi Di Biagio alla Nazionale maggiore: l'opera di “traghettamento” dell'Allenatore dell'Under 21 è finita come previsto senza colpi di scena, sotto la spinta dell'opinione pubblica e dello stesso ambiente azzurro che chiedeva un nome di livello internazionale per rilanciare le quotazioni di un'Italia caduta troppo in basso con l'esclusione dalle fasi finali dei Mondiali. Toccherà quindi al vecchio allievo (e collaboratore tecnico) di Arrigo Sacchi l'arduo compito di ridare prestigio ai colori azzurri dopo l'annus horribilis appena trascorso.