Il caos dei diritti tv è soltanto uno dei problemi che probabilmente infiammeranno l'estate della Serie B. Infatti, la Lega B dopo il bando non ha avuto alcuna offerta che rispettasse il costo minimo. La Lega B ha pubblicato un bando per i diritti televisivi del prossimo triennio e nessuna delle emittenti che ha risposto ha raggiunto la cifra minima di 60,5 milioni a stagione per l'acquisizione dei diritti. Adesso si aprono le trattative private con le tre emittenti che sono rimaste segrete e hanno presentato manifestazioni d'interesse. La paura, per molti sportivi, è che non si trovi l'accordo e, dopo anni di dirette di Serie B e crescite di ascolti per la trasmissione Sky condotta da Diletta Leotta, si potrebbe tornare a non avere copertura televisiva in caso di mancato accordo (ma la sensazione è che in qualche modo si troverà).
Serie B, possibile lo sciopero
A questo caos riguardante i diritti televisivi del campionato di Serie B, se ne aggiunge un altro riguardante il problema delle squadre B. Il comunicato apparso sul sito ufficiale della Lega serie B è molto duro, eccone una parte: "Il presidente della Lega B Mauro Balata, [...], in seguito alla pubblicazione del Comunicato ufficiale n. 42 del Commissario straordinario della Figc con il quale si delibera l’introduzione delle seconde squadre in Serie C e la relativa possibilità di promozione in Serie B, contesta con forza il contenuto ed il percorso seguito dalla Federazione".
La Lega B contesta il fatto che la Federazione non abbia condiviso il progetto e crede che ci possano essere dei danni economici per i club e di interesse per i tifosi.
Per parlare della questione, la Lega B ha deciso di convocare al più presto un'Assemblea straordinaria. Il comunicato si conclude con una frase che appare più una minaccia e spiega che la Lega B è mobilitata per adottare iniziative che possano contrastare questa decisione: "Relativamente ai playoff ed ai playout della corrente stagione sportiva e al blocco del campionato della prossima".
Serie B, affascinante bagarre per la promozione
Dopo l'Empoli, un'altra squadra sarà promossa direttamente in Serie A, senza dover passare dalla lotta per i play off. La bagarre è quanto mai agguerrita e per raggiungere il secondo posto ci sono Frosinone, Palermo, Venezia e Parma, pronte a darsi battaglia. Il Frosinone, attualmente secondo, ha 68 punti in classifica, i rosanero 67, mentre le due neopromosse Parma e Venezia sono a quota 66.
Soltanto una godrà della promozione diretta, mentre le altre dovranno battersi ai play off. Per quanto riguarda le altre squadre dei play off, appare abbastanza chiara ormai la griglia: Bari, Cittadella e Perugia, con gli umbri che non hanno ancora la matematica qualificazione (manca un punto). Soltanto il Foggia, tra le squadre fuori dalla zona play off, può ancora sperare di raggiungerli, ma l'impresa si presenta davvero ardua.
Nella zona play out, invece, la bagarre è tra molte più squadre. Ad oggi, a soli 180 minuti dalla fine della regular season della Serie B, sono addirittura 10 le squadre che non hanno raggiunto la salvezza. Infatti, dal Brescia (tredicesimo) in giù, nessuno ha raggiunto la matematica salvezza.
Brescia e Pescara a quota 47 sono comunque ad un passo dall'obiettivo, così come il Cesena che occupa la quindicesima posizione in classifica. Più difficile la situazione per Cremonese e Avellino (i campani vincendo l'anticipo contro lo Spezia adesso hanno raggiunto i lombardi in classifica) entrambe a 45 punti. Il Novara, superato dall'Avellino, è ripiombato nella zona play out ( e oggi giocherà contro il Perugia, in trasferta) dove c'è anche l'Ascoli con 42 punti. Le ultime tre squadre, quelle cioè che se il campionato finisse oggi sarebbero matematicamente retrocesse, sono Virtus Entella (41 punti), Ternana e Pro Vercelli (entrambe a 37 punti).