Un ritorno con la maglia del Verona col botto per Gianpaolo Pazzini che, con due rigori e un gol sotto misura, porta a casa il pallone e regala i 3 punti alla sua squadra, che si impone per 4-1 contro il Carpi. Il suo rientro in maglia gialloblù era passato quasi inosservato, complice l'acquisto di Samuel Di Carmine e durante la prima giornata gli era stata concessa una manciata di minuti contro il Padova.
Alla vigilia della partita contro il Carpi per il "Pazzo" (così viene soprannominato da molti anni) si prospettava una nuova panchina per lui, ma l’infortunio di Di Carmine, accorso durante la rifinitura, gli ha spianato la strada verso la prima da titolare in questa stagione.
Il bomber 34enne non si è fatto trovare impreparato e da solo ha trascinato l’Hellas alla vittoria .
Un'abitudine mai persa
Non si erano lasciati nel modo migliore Verona e Pazzini. Nel campionato di Serie B 2016 /2017, il Pazzo aveva spinto fortemente i gialloblù verso la promozione, segnando 23 gol. Nell’anno successivo in massima serie, però, qualcosa è sembrato essersi rotto. Il rapporto non idilliaco con mister Pecchia sfociò in un continuum di panchine per il bomber di Pescia, a cui venne spesso preferito Kean, un giovane di prospettiva, ma forse un po' inesperto per potersi caricare la squadra sulle spalle e trascinarla alla salvezza.
Durante la finestra di mercato di gennaio, Giampaolo Pazzini venne spedito nella Liga spagnola, al Levante, come se il suo apporto per la squadra non fosse necessario.
Giunto nelle fila dei Granotes, il "Pazzo" bagnò il suo esordio con un gol al Real Madrid. Non una cosa da tutti, insomma. Da quella partita, però, non lascerà più il segno. Ora invece è ritornato, più grintoso che mai per riprendersi il suo Verona, con un “nuovo" debutto, ancora una volta da incorniciare.
Pazzini, sempre bene agli esordi con le nuove maglie
La tripletta alla prima da titolare in questa stagione e il gol contro il Real alla prima con la maglia del Levante sono solo gli ultimi episodi di una lunga lista di “pazzi” esordi. Alla prima con l’Atalanta timbrò il cartellino dopo appena 120 secondi, contro il Lecce, su assist di Albertini.
Al debutto in Coppa con la maglia della Samp contribuì con un gol al passaggio del turno ai danni dell’Udinese.
Trasferitosi all’Inter, nel gennaio 2011, cominciò la sua avventura partendo dalla panchina. I nerazzurri andarono sotto di due reti contro il Palermo, ma il suo ingresso al posto di Coutinho cambiò radicalmente la partita. Arrivarono 2 gol e un rigore procurato, poi trasformato da Eto’o.
Conclusa la sua esperienza in maglia nerazzurra, nel 2012 il "Pazzo" si trasferì al Milan e anche lì lasciò il segno nella sua prima da titolare, segnando 3 gol al Bologna.