Presi dai mille impegni quotidiani, vittime dell'incessante susseguirsi degli eventi, proseguiamo nello scorrere della nostra vita e attanagliati dallo stress perdiamo il contatto con la realtà e la cognizione del tempo, dimenticando troppo spesso chi ci circonda e le sue problematiche. Benessere e malessere si alternano nei vari angoli della Terra ma in maniera quasi istintiva l'unico male di cui ci curiamo è il nostro, per naturale inclinazione a una maggior comprensione di ciò che ci riguarda e non di ciò che riteniamo “lontano”.
Fermandoci a pensare però, potremmo renderci conto delle varie entità del negativo e prendere consapevolezza del fatto che forse ciò che ci accade non ha la stessa gravità del male altrui, come quello che ha portato via Bradley Lowery.
Lo scorso anno la storia di questo bambino fece il giro del mondo perché era affetto da una rara forma tumorale e a nulla servirono gli aiuti economici offerti per garantirgli una cura sperimentale; quel male che lo attanagliava era ormai giunto alla sua fase terminale.
A offrirgli gli ultimi momenti di felicità fu l’attaccante Jermain Defoe, suo idolo e suo migliore amico.
A un anno dalla scomparsa del piccolo, l’attaccante inglese ha deciso di legare per sempre a sé il ricordo dei momenti trascorsi insieme a lui. Proprio nella giornata di ieri Defoe ha postato un video che lo ritraeva in uno studio, pronto a tatuare il nome di Bradley sul suo braccio. Un piccolo gesto, dall’enorme significato, a completamento di quello che è stato un vero insegnamento di vita..
"For you, my best mate"
Defoe commenta cosi il video postato sul suo profilo che lo ritrae nello studio di un tatuatore, intento a marchiare la sua pelle con il nome del suo piccolo amico. Il primo incontro in ospedale, i riposini compiuti insieme, i pomeriggi trascorsi a giocare, la discesa sul campo nel frastuono del Wembley prima della partita di qualificazione ai Mondiali fra Inghilterra e Lituania, sono momenti indelebili che Jermaine Defoe di certo non dimenticherà.
Ad un anno da quel tragico giorno che vide Bradley perdere la sua lunga partita contro il cancro, il suo idolo Jermaine ha deciso di onorare il suo nome, affinché possa portarlo sempre con sé.
Sono stati tanti i bambini che il calciatore inglese ha aiutato anche attraverso la sua associazione “La Jermaine Defoe Foundation”, ma quel piccolino debilitato dalle cure catturò particolarmente la sua attenzione sin da quell’incontro in ospedale che sancì la nascita di un legame fortissimo, che nemmeno la morte ha saputo spezzare.