Il successo dell'Inter di lunedì a Roma contro la Lazio per 3-0 ha posto la squadra di Luciano Spalletti in una posizione di forza, in piena zona Champions League, al secondo posto a ventidue punti, a meno sei dalla Juventus capolista, in ex aequo con il Napoli e a più quattro proprio sui biancocelesti quarti. La squadra di Simone Inzaghi questa sera rischia di essere agganciata dal Milan che recupererà la gara della prima giornata contro il Genoa, rinviata a causa del tragico crollo del ponte Morandi. Un risultato quasi inaspettato viste le polemiche della scorsa settimana che hanno visto il tecnico rossonero, Gennaro Gattuso, messo in discussione dopo la sconfitta nel derby contro l'Inter e quella in Europa League in casa contro il Betis Siviglia.

Motivo per cui, alla luce di un campionato certamente positivo per le due milanesi, il giornalista Mario Sconcerti lancia un appello alle rispettive tifoserie. Un invito alla calma nei confronti di coloro che volevano cacciare Luciano Spalletti dopo l'avvio difficile dei nerazzurri e che volevano Gattuso messo alla porta dopo la sconfitta nel derby da parte del Diavolo.

Il commento di Sconcerti

Il noto giornalista de Il Corriere della Sera, Mario Sconcerti, intervenuto ai microfoni di Calciomercato.com, si è soffermato proprio sulla classifica e sulle due squadre milanesi. Queste le sue parole:

La vittoria dell'Inter: "La differenza rispetto alla squadra dello scorso anno è palese. Prima l'Inter dipendeva solo da Icardi mentre adesso ha anche valide alternative.

Nessuno ha così tanti giocatori come i nerazzurri in grado di cambiare la partita come Icardi, Lautaro Martinez, Perisic, Politano, Keita, Nainggolan. La squadra di Spalletti potrebbe vincere venti, ventitré partite di default".

Su Icardi: "Si tratta di un grande centravanti, ma ora ha maggiore libertà di movimento visto che l'Inter porta in area più uomini e occhio a Vecino, che sta crescendo molto".

La differenza tra Juventus ed Inter: "Più che dalla crescita dell'Inter, dipende dalla Juventus perché se fa la Juve è ancora la più forte ma nelle ultime due partite, contro Genoa ed Empoli, sembrava quasi non avere voglia".

La differenza tra Cristiano Ronaldo e Messi: "Ormai si tratta di una sfida per simpatia. Io preferisco Messi, che è più tagliente.

La verità è che si devono entrambi valutare su come ogni volta incidono sulle partite".

La ripresa del Milan: "Ho trovato eccessive le polemiche dell'ultima settimana. Non mi ricordavo una Milano così, e ci metto dentro anche la Milano nerazzurra, che dopo tre partite avrebbe voluto cacciare Spalletti. C'è un peggioramento nella discussione, si pretendono cose impossibili da avere. È tempo che si diano una calmata".

Il ritorno di Milano in Champions

Milano è tornata parzialmente in Champions League quest'anno grazie all'Inter ma il prossimo anno le squadre potrebbero tornare ad essere due grazie al Milan. Sconcerti, infatti, ha ragione nel dire che alcune critiche sono state eccessive. Mettere in discussione un tecnico come Gattuso, infatti, è stato esagerato e lo dimostra la classifica e il fatto che i rossoneri questa sera potrebbero essere quarti.

Diverso, invece, il discorso sulle critiche di inizio stagione fatte all'Inter. La campagna acquisti è stata molto importante e, dunque, era giusto chiedere i risultati che i nerazzurri stanno ottenendo ora. La squadra di Spalletti, però, probabilmente ha pagato i tanti cambi in rosa e le scorie dei reduci dal Mondiale.