River Plate-Boca Juniors non si gioca nemmeno questa sera. Troppo pericoloso far scendere in campo le due formazioni per la finale di ritorno della Copa Libertadores dopo quanto accaduto ieri a Buenos Aires, dopo l'assalto dei tifosi del River al pullman del Boca e le scene da guerriglia urbana attorno allo stadio Monumental, dove circa 200 tifosi privi di biglietto hanno cercato di forzare i cancelli ed hanno inscenato una vera battaglia con le forze di polizia. La Conmebol ha preso la decisione accogliendo parte del reclamo presentato dal Boca Juniors in un comunicato ufficiale in cui si chiedeva di non scendere in campo oggi e di assegnare la vittoria (e la Copa Libertadores) a tavolino alla luce dell'attacco subito dai giocatori appena arrivati allo stadio, con il ferimento di 6 elementi della rosa.

I massimi vertici del calcio sudamericano hanno accolto parzialmente la richiesta: la finale di ritorno della Copa Libertadores non si giocherà stasera ed è stata rinviata a data da destinarsi, ma non ci sarà un successo a tavolino della formazione ospite.

L'articolo 18 della Conmebol ed i 'rischi' di una gara decisa a tavolino

I dirigenti del Boca si sono appellati all'articolo 18 della Conmebol che prevede la sconfitta a tavolino di un club che non si dimostra all'altezza di garantire il regolare svolgimento di un incontro di calcio. Ma il massimo organo del calcio sudamericano non ha voluto prendere in considerazione questa possibilità. Ad essere sinceri, nonostante si possa comunque tirare il ballo la responsabilità oggettiva del River Plate negli accadimenti di ieri, decidere di assegnare la Copa Libertadores a tavolino è un rischio di eventuali nuovi disordini, senza contare gli interessi di sponsor e tv sull'evento.

Avranno pensato che il gioco vale la candela, questo ovviamente lo diciamo noi. Del resto anche ieri, prima che scoppiassero i disordini davanti l'ingresso dello stadio, la Conmebol era decisa a far disputare il match. In settimana, dunque, i vertici del calcio sudamericano si riuniranno per decidere la nuova data.

Le motivazioni del Boca

La dirigenza degli Xeneizes ha allegato alla richiesta i referti medici dei giocatori feriti a seguito dell'assalto al pullman. In particolare quello di Pablo Perez: il capitano del Boca non sarebbe stato in condizione di scendere in campo nemmeno questa sera alla luce del problema ad un occhio, l'ulcera alla cornea che gli è stata diagnosticata, infatti, comporta una temporanea riduzione del campo visivo.

L'indisponibilià di un giocatore destinato a scendere in campo, pertanto, viola il requisito di 'parità di condizioni' che deve essere fondamentale quando si gioca una partita. Il documento è stato diffuso dopo un nuovo controllo medico su Perez, perché ieri i presidenti delle due società avevano firmato una sorta di patto con i vertici Conmebol in cui assicuravano le rispettive volontà di disputare la gara.